Cassazione penale Sez. V sentenza n. 13293 del 13 aprile 2006

ECLI:IT:CASS:2006:13293PEN

Massima

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Il diritto di critica giornalistica, pur essendo distinto dal diritto di cronaca, trova tutela costituzionale ai sensi dell'art. 21 Cost. e può essere legittimamente esercitato anche in relazione a provvedimenti giudiziari di interesse pubblico, purché la valutazione critica sia formulata nel rispetto dell'oggettività dei fatti narrati, senza travisamenti sostanziali del nucleo essenziale della vicenda, e si mantenga entro i limiti della rilevanza sociale dell'argomento e della correttezza di espressione, evitando attacchi personali volti a colpire la sfera morale del soggetto criticato. Pertanto, il giudice chiamato a valutare la legittimità di una critica giornalistica deve verificare, da un lato, la fedeltà della ricostruzione dei fatti di cronaca oggetto di commento e, dall'altro, la ragionevolezza e la pertinenza della valutazione critica espressa, senza pretendere l'allineamento dell'autore ad un modello logico predeterminato. Ove emergano dubbi sulla sussistenza dei presupposti per il riconoscimento del diritto di critica, il giudice deve procedere ad un nuovo esame degli atti, al fine di accertare se le eventuali difformità tra la rappresentazione giornalistica e il provvedimento giudiziario commentato siano ascrivibili alla nozione di cronaca o a quella di critica, tenendo conto delle ragioni tecniche eventualmente esposte nella sentenza oggetto di commento.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA
IN NOME DEL POPOLO ITALIANO
LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE
QUINTA SEZIONE PENALE
Composta dagli Ill.mi Sigg.:
FOSCARINI BRUNO - PRESIDENTE
PIZZUTI GIUSEPPE - CONSIGLIERE
BRUNO PAOLO ANTONIO - CONSIGLIERE
DIDONE ANTONIO - CONSIGLIERE
VESSICHELLI MARIA - CONSIGLIERE
ha pronunciato la seguente
SENTENZA/ORDINANZA
sul ricorso proposto da:
1) An. Ma. n. IL (...)
avverso SENTENZA del 22/10/2004
CORTE APPELLO di BRESCIA
visti gli atti, la sentenza ed il procedimento
udita in PUBBLICA UDIENZA la relazione fatta dal Consigliere VESSICHELLI MARIA
Udito il Procuratore Generale in persona del Cons. Tindari Baglione che ha concluso per la inammissibilità del ricorso
Udito, per la parte civile, l'Avv. Gi. Gi. del foro di Bo.
Udito il difensore Avv. Pr. Ma. in sost. dell'avv. L. Fr. del foro di Ma.
FATTO E DIRITTO
An. Ma. propone ricorso per cassazione avverso la sentenza della Corte di appello di Bresc…

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