Il Tribunale Amministrativo Regionale, nell'esercizio della propria giurisdizione, ha stabilito che l'Amministrazione comunale, pur potendo legittimamente adottare ordinanze contingibili e urgenti per garantire la continuità del servizio pubblico di igiene urbana in situazioni di necessità e urgenza, non può unilateralmente determinare il corrispettivo dovuto al gestore del servizio, in quanto ciò comporterebbe un ingiustificato sacrificio dell'iniziativa economica privata, in contrasto con i principi costituzionali di libera iniziativa economica e ragionevolezza. L'Amministrazione, pertanto, è tenuta a verificare previamente l'adeguatezza del compenso rispetto ai costi effettivi del servizio, al fine di assicurare un equo bilanciamento tra l'interesse pubblico alla continuità del servizio e il legittimo diritto del gestore privato a una remunerazione congrua. Diversamente, la determinazione unilaterale del corrispettivo, senza alcuna istruttoria sulla sua idoneità a remunerare il servizio reso, risulta illegittima. Tuttavia, la domanda di accertamento del giusto compenso contrattuale rientra nella giurisdizione del giudice ordinario, in quanto attiene all'esecuzione del rapporto di natura privatistica intercorrente tra le parti, senza coinvolgere il sindacato sulla legittimità dell'attività provvedimentale urgente posta a monte dello stesso.