Cassazione penale Sez. I sentenza n. 28458 del 17 luglio 2007

ECLI:IT:CASS:2007:28458PEN

Massima

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L'appartenenza ad un'associazione per delinquere di tipo mafioso implica, di per sé, una latente e permanente pericolosità sociale del soggetto, in ragione della particolare strutturazione e intensità del vincolo associativo che caratterizza la criminalità organizzata operante nel nostro Paese. Pertanto, per escludere l'attuale pericolosità sociale di un soggetto già appartenente a un'associazione mafiosa, è necessaria la sussistenza di specifici e significativi elementi comprovanti il suo effettivo recesso o dissociazione dalla predetta struttura criminale, non essendo sufficiente il mero decorso del tempo o il fatto che il procedimento penale a suo carico non sia ancora definitivamente concluso. La ratio della legge in materia di misure di prevenzione tiene conto della peculiare natura della criminalità organizzata, il cui vincolo associativo e carisma dei vertici hanno carattere tendenzialmente permanente, salvo espressa e comprovata dissociazione del soggetto. Pertanto, il giudice di merito, nel valutare la sussistenza dei presupposti per l'applicazione di una misura di prevenzione, deve dare adeguatamente conto degli elementi fattuali rilevanti ai fini della valutazione della pericolosità sociale attuale del soggetto, senza che sia necessario fornire all'interessato gli elementi idonei a documentare tale condizione, essendo onere dell'accusa dimostrarne positivamente l'esistenza.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE PRIMA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. BARDOVAGNI Paolo - Presidente

Dott. CANZIO Giovanni - Consigliere

Dott. CULOT Dario - Consigliere

Dott. CAVALLO Aldo - Consigliere

Dott. CASSANO Margherita - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

1) RI. GI. N. IL (OMESSO);

avverso DECRETO del 08/01/2007 CORTE APPELLO di PALERMO;

sentita la relazione fatta dal Consigliere Dott. CULOT DARIO;

lette le conclusioni del P.G. Dr. IZZO G., che ha concluso per l'inammissibilita'.

OSSERVA

Rilevato che la Corte d'appello di Palermo, in data 8-22-1-2007, confermava il decreto del tribunale di Palermo che aveva applicato a Ri. Gi. - ai s…

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