Cassazione penale Sez. V sentenza n. 33036 del 6 luglio 2017

ECLI:IT:CASS:2017:33036PEN

Massima

Generata da Simpliciter
Il vincolo associativo con l'organizzazione mafiosa si instaura nella prospettiva di una futura permanenza in essa a tempo indeterminato e si protrae sino allo scioglimento della consorteria, potendo essere significativo della cessazione del carattere permanente del reato soltanto l'avvenuto recesso volontario, che deve essere accertato caso per caso in virtù di una condotta esplicita, coerente e univoca e non in base a elementi indiziari di incerta valenza. Ai fini della configurabilità del delitto di partecipazione ad associazione mafiosa, la valutazione della credibilità soggettiva del dichiarante e quella dell'attendibilità oggettiva delle sue dichiarazioni non procedono secondo compartimenti stagni, ma in modo unitario e relativo, secondo i generali criteri epistemologici, senza che l'articolo 192 c.p.p., comma 3, indichi sotto tale profilo alcuna specifica regola derogatoria. Pertanto, il giudice di merito, nel valutare la sussistenza dei gravi indizi di colpevolezza ai fini dell'applicazione di una misura cautelare personale, deve dare adeguatamente conto delle ragioni che l'hanno indotto ad affermare la gravità del quadro indiziario a carico dell'indagato, verificando la congruenza della motivazione riguardante la valutazione degli elementi indizianti rispetto ai canoni della logica e ai principi di diritto che governano l'apprezzamento delle risultanze probatorie.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. BRUNO Paolo Antonio - Presidente

Dott. LAPALORCIA Grazia - Consigliere

Dott. ZAZA Carlo - Consigliere

Dott. SETTEMBRE Antonio - Consigliere

Dott. DE MARZO Giuseppe - rel. Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato il (OMISSIS);
avverso l'ordinanza del 16/02/2017 del TRIB. LIBERTA' di CATANIA;
sentita la relazione svolta dal Consigliere Dr. GIUSEPPE DE MARZO;
sentite le conclusioni del PG Dr. PASQUALE FIMIANI che conclude per il rigetto.
Udito il difensore avv. (OMISSIS).
La difesa insiste per l'accoglimento del ricorso.
RITENUTO IN FATTO
1. Con ordinanza del 16/02/2017 il Tribunale di Catania, decidendo sulla richiesta di riesame proposta nell'interesse di …

Questo contenuto è riservato agli utenti registrati
Sentenze simili
Ricerca rapida tra milioni di sentenze
Trova facilmente ciò che stai cercando in pochi istanti. La nostra vasta banca dati è costantemente aggiornata e ti consente di effettuare ricerche veloci e precise.
Trova il riferimento esatto della sentenza
Addio a filtri di ricerca complicati e interfacce difficili da navigare. Utilizza una singola barra di ricerca per trovare precisamente ciò che ti serve all'interno delle sentenze.
Prova il potente motore semantico
La ricerca semantica tiene conto del significato implicito delle parole, del contesto e delle relazioni tra i concetti per fornire risultati più accurati e pertinenti.

Un nuovo modo di esercitare la professione

Offriamo agli avvocati gli strumenti più efficienti e a costi contenuti.