Tribunale Amministrativo Regionale Lombardia - Milano sentenza n. 1986 del 2017

ECLI:IT:TARMI:2017:1986SENT

Massima

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Il diniego di sanatoria edilizia è legittimo quando il fabbricato realizzato risulta in parziale difformità rispetto alla normativa urbanistica vigente, non essendo possibile una sanatoria condizionata o parziale. L'Amministrazione è tenuta a verificare il rispetto della c.d. "doppia conformità", ossia la conformità dell'intervento sia al momento della realizzazione che al momento della sanatoria, quale requisito imprescindibile per il rilascio del titolo in sanatoria. Pertanto, ove sia accertata una difformità, seppur parziale, rispetto agli strumenti urbanistici, l'Amministrazione non può che disporre il diniego della sanatoria richiesta, non potendo procedere ad una sanatoria limitata alle sole parti conformi. Ciò in quanto il rilascio del provvedimento di sanatoria consegue ad un'attività vincolata della P.A., consistente nell'applicazione alla fattispecie concreta di previsioni legislative ed urbanistiche a formulazione compiuta e non elastica, che non lasciano all'Amministrazione medesima spazi per valutazioni di ordine discrezionale. Inoltre, l'Amministrazione è tenuta a verificare la veridicità della documentazione posta a base dell'istanza di sanatoria, potendo legittimamente negare la sanatoria ove accerti l'utilizzo di documentazione non conforme alla realtà dei luoghi, come nel caso di estratti di mappa catastale non corrispondenti alla situazione effettiva. Infine, l'ordine di demolizione conseguente al diniego di sanatoria è legittimo, non potendo l'Amministrazione, in presenza di un abuso edilizio accertato, procedere alla sola sanzione pecuniaria in luogo della rimessione in pristino, se non previa motivata valutazione dell'impossibilità di procedere alla demolizione.

Sentenza completa

Pubblicato il 17/10/2017

N. 01986/2017 REG.PROV.COLL.

N. 01724/2015 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale per la Lombardia

(Sezione Seconda)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 1724 del 2015, integrato da motivi aggiunti, proposto da:
- ((omissis)) S.r.l., in persona del legale rappresentante pro-tempore, rappresentata e difesa dall’Avv. ((omissis)) ed elettivamente domiciliata in Milano, Via Corridoni n. 39, presso la Segreteria del T.A.R. Lombardia;

contro

- il Comune di Dubino, in persona del Sindaco pro-tempore, rappresentato e difeso dall’Avv. ((omissis)) ed elettivamente domiciliato in Milano, Via M.A. Bragadino n. 2, presso lo studio dell’Avv. ((omissis));

nei confronti di

- Il Castello di ((omissis)) S.r.l., in persona del legale rappresentante pro-tem…

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