La realizzazione di opere edilizie, anche se non soggette ad autorizzazione sismica o deposito del progetto presso il Genio Civile, richiede comunque la preventiva comunicazione all'Ufficio del Genio Civile dell'inizio dei lavori, con allegata la nomina e l'accettazione del progettista e del direttore dei lavori, nonché una breve descrizione asseverata delle opere da eseguire. Ciò al fine di consentire all'amministrazione di verificare la sussistenza dei presupposti per la qualificazione dell'intervento come "privo di rilevanza" ai fini della pubblica incolumità, ai sensi della normativa vigente. In mancanza di tale comunicazione, l'amministrazione è legittimata a contestare la violazione della normativa edilizia e sismica, procedendo all'emissione di un processo verbale ai sensi dell'art. 96 del D.P.R. n. 380/2001. Tuttavia, ove il proprietario o il direttore dei lavori successivamente asseveri che l'intervento realizzato è effettivamente privo di rilevanza per la pubblica incolumità, e tale asseverazione sia accettata dall'Ufficio del Genio Civile, la contestazione iniziale perde di rilievo e si determina la cessazione della materia del contendere, salvo per gli aspetti dell'intervento non ricompresi nell'asseverazione. In tali casi, il Giudice amministrativo è tenuto a verificare la sussistenza dei presupposti per la qualificazione dell'intervento come "privo di rilevanza" ai fini della pubblica incolumità, sulla base della normativa vigente e della documentazione prodotta, al fine di valutare la legittimità dell'azione amministrativa.