Tribunale Amministrativo Regionale Lazio - Roma sentenza n. 229 del 2008

ECLI:IT:TARLAZ:2008:229SENT

Massima

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Il rilascio di concessioni in sanatoria per opere edilizie abusive, a seguito dell'impugnazione di un provvedimento di acquisizione gratuita di tali opere al patrimonio comunale, determina la cessazione della materia del contendere, con conseguente compensazione delle spese di giudizio tra le parti. Il principio di diritto che emerge è che l'Amministrazione, attraverso il rilascio di concessioni in sanatoria, può regolarizzare la posizione del privato che ha realizzato opere abusive, facendo venir meno l'interesse all'annullamento del provvedimento di acquisizione gratuita, con conseguente declaratoria di cessazione della materia del contendere e compensazione delle spese processuali. Tale principio si fonda sulla necessità di contemperare l'interesse pubblico alla legalità edilizia con quello del privato alla conservazione delle opere realizzate, attraverso strumenti di sanatoria che consentono di superare il contrasto originario e porre fine al contenzioso. La massima giuridica che ne deriva è pertanto la seguente: "Il rilascio di concessioni in sanatoria per opere edilizie abusive determina la cessazione della materia del contendere nel giudizio di impugnazione del provvedimento di acquisizione gratuita di tali opere al patrimonio comunale, con conseguente compensazione delle spese di giudizio, in quanto l'Amministrazione, attraverso la regolarizzazione della posizione del privato, fa venir meno l'interesse all'annullamento del provvedimento impugnato".

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO IL TRIBUNALE AMMINISTRATIVO REGIONALE DEL LAZIO SEZIONE II ha pronunciato la seguente SENTENZA sul ricorso n.2175 del 1991 proposto da Gi. Si., rappresentato e difeso dall'Avv.to Ni. Ne. ed elettivamente domiciliato presso il suo studio in Ro., via Qu. Au. Si. n. (...); CONTRO Comune di Ro., in persona del Sindaco pro tempore, rappresentato e difeso dall'Avvocato Al. Ri. e domiciliato presso l'Avvocatura del Comune di Ro. via De. Te. di Gi. n. (...); PER L'ANNULLAMENTO dell'ordinanza n. 1437 del 1990 con la quale veniva dichiarata la avvenuta acquisizione gratuita al patrimonio del Comune delle opere realizzate nonchè dell'area di sedime a seguito dell'inadempimento alla ordinanza n. 509 del 18.5.1990 con cui il Sindaco aveva ordinato al ricorrente la sospensione dei lavori e la demolizione delle opere abusive; Visto il ricorso con la relativa documentazione; Visto l'atto di costituzione in giud…

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