Cassazione civile Sez. VI ordinanza n. 5829 del 24 marzo 2015

ECLI:IT:CASS:2015:5829CIV

Massima

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Il verbale di accertamento di violazione del Codice della Strada, redatto da un pubblico ufficiale, ha efficacia di prova legale fino a querela di falso per quanto attiene alle affermazioni inerenti ai fatti verificatisi sotto la diretta e immediata percezione del verbalizzante, mentre ha mera efficacia di prova liberamente valutabile dal giudice per le parti esprimenti giudizi valutativi o accertamenti di fatti non avvenuti alla sua presenza. Pertanto, l'attestazione contenuta nel verbale circa l'assenza di un luogo idoneo all'arresto in sicurezza del veicolo del trasgressore, essendo fondata sulla percezione diretta del pubblico ufficiale, può essere contestata solo mediante querela di falso e non con una mera difesa in diritto. Inoltre, l'omessa o insufficiente motivazione circa il nesso logico-giuridico tra tale accertamento e la legittimità della mancata contestazione immediata della violazione non è censurabile ai sensi dell'art. 360, comma 1, n. 5, c.p.c., come modificato dalla L. n. 134/2012, in quanto tale disposizione, applicabile ratione temporis, ammette il ricorso per cassazione per vizi di omissione totale della motivazione o di sua irriducibile e manifesta contraddittorietà, ma non per la mera insufficienza o difformità delle argomentazioni adottate dal giudice di merito. Infine, il principio di effettività della tutela giurisdizionale, che costituisce la ratio dell'art. 91 c.p.c., non consente di condannare la parte contumace vittoriosa in primo grado alla rifusione delle spese processuali, in quanto essa non ha compiuto alcuna attività difensiva che abbia comportato una diminuzione patrimoniale.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SESTA CIVILE

SOTTOSEZIONE 2

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. BIANCHINI Bruno - Presidente

Dott. PROTO Cesare Antonio - Consigliere

Dott. MANNA Felice - Consigliere

Dott. CORRENTI Vincenzo - Consigliere

Dott. FALASCHI Milena - rel. Consigliere

ha pronunciato la seguente:

ORDINANZA

sul ricorso 10500/2013 proposto da:

(OMISSIS) (OMISSIS), elettivamente domiciliato in (OMISSIS), presso lo studio dell'avvocato (OMISSIS), che lo rappresenta e difende, giusta delega a margine del ricorso;

- ricorrente -

contro

ROMA CAPITALE gia' Comune di Roma in persona del Sindaco pro tempore, elettivamente domiciliato in (OMISSIS), presso l'AVVOCATURA COMUNALE, rappresentato e difeso dagli avvocati (OMISSIS) e (OMISSIS), giusta delega a margine del contr…

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