Cassazione penale Sez. VI sentenza n. 40405 del 30 settembre 2014

ECLI:IT:CASS:2014:40405PEN

Massima

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La partecipazione ad un'associazione di tipo mafioso, ai sensi dell'art. 416-bis c.p., richiede la prova di un contributo concreto e specifico, anche di modesta entità, purché destinato a fornire un effettivo ausilio al sodalizio criminale e al raggiungimento dei suoi obiettivi illeciti. Tale contributo deve essere espressione di una adesione volontaria e continuativa al gruppo, tale da disegnare un ruolo dinamico e funzionale dell'indagato nell'organizzazione mafiosa, e non può risolversi nella mera disponibilità verso singoli associati, anche di vertice, al servizio dei loro interessi particolari. Gli indizi di colpevolezza, per essere ritenuti gravi, devono essere connotati da precisione e gravità, sostenuti da fatti concludenti idonei a suffragare la costante continuità del vincolo associativo e ad avvalorare il ruolo specifico dell'indagato nell'ambito del sodalizio, senza alcun automatismo probatorio. La motivazione del provvedimento cautelare deve esporre in modo chiaro e analitico le ragioni logiche e giuridiche che sorreggono il giudizio di sussistenza dei gravi indizi di colpevolezza e delle esigenze cautelari, confrontandosi in modo esplicito con le deduzioni difensive e senza limitarsi ad una mera riproduzione o parafrasi delle risultanze investigative.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SESTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. AGRO' Antonio - Presidente

Dott. ROTUNDO Vincenzo - Consigliere

Dott. PAOLONI Giacomo - rel. Consigliere

Dott. DI STEFANO Pierluigi - Consigliere

Dott. BASSI Alessandro - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

(OMISSIS), nato a (OMISSIS);

avverso l'ordinanza del 20/12/2013 del Tribunale di Reggio Calabria;

esaminati il ricorso, l'ordinanza impugnata e gli atti ostensibili;

udita in camera di consiglio la relazione del consigliere Dott. PAOLONI Giacomo;

udito il Pubblico Ministero in persona del sostituto Procuratore Generale Dott. CEDRANGOLO Oscar, che ha concluso per l'inammissibilita' del ricorso;

uditi il difensore del ricorrente, av…

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