Tribunale Amministrativo Regionale Sicilia - Palermo sentenza n. 3007 del 2015

ECLI:IT:TARPA:2015:3007SENT

Massima

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Il mancato adempimento da parte della pubblica amministrazione di un provvedimento giurisdizionale definitivo che la condanna al pagamento di somme di denaro in favore del privato legittima l'intervento del giudice amministrativo per ordinare l'esecuzione del titolo esecutivo, con la possibilità di nominare un commissario ad acta in caso di ulteriore inerzia, nonché di condannare l'amministrazione al pagamento di una somma di denaro a titolo di risarcimento del danno per il ritardo nell'esecuzione. Il giudice amministrativo, infatti, è tenuto a garantire l'effettività della tutela giurisdizionale, assicurando che le pronunce definitive siano prontamente eseguite dalla pubblica amministrazione, senza che il privato sia costretto a subire ulteriori aggravi e ritardi nell'ottenimento di quanto gli spetta in forza di un titolo giudiziale ormai definitivo. Il principio di effettività della tutela giurisdizionale impone pertanto all'amministrazione l'obbligo di dare tempestiva esecuzione ai provvedimenti giurisdizionali che la condannano al pagamento di somme di denaro, pena l'intervento del giudice per ordinare l'adempimento e per riconoscere al privato un ristoro per il danno subito a causa del ritardo. La mancata esecuzione di un titolo esecutivo giudiziale da parte della pubblica amministrazione integra, infatti, una violazione del diritto di credito del privato e del principio di effettività della tutela giurisdizionale, che il giudice amministrativo è tenuto a presidiare con gli strumenti previsti dall'ordinamento, tra cui la nomina di un commissario ad acta e la condanna al pagamento di una somma di denaro a titolo di risarcimento del danno.

Sentenza completa

N. 00899/2015
REG.RIC.

N. 03007/2015 REG.PROV.COLL.

N. 00899/2015 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale per la Sicilia

(Sezione Seconda)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 899 del 2015, proposto da ((omissis))ò, rappresentata e difesa dall'avv. ((omissis)), con domicilio eletto presso il suo studio sito in Palermo, via ((omissis)),n. 32;

contro

- il Ministero dell'economia e delle finanze, in persona del Ministro
pro tempore
, rappresentato e difeso dall'Avvocatura dello Stato presso i cui uffici distrettuali è domiciliato per legge, in Palermo, via A. ((omissis)) n. 81;

per l'ottemperanza

- al decreto della Corte d'appello di Caltanissetta n.2054/2013.

Visto il ricorso con i relativi allegati;

Visto l’atto di cost…

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