Cassazione penale Sez. II sentenza n. 11048 del 1 aprile 2020

ECLI:IT:CASS:2020:11048PEN

Massima

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Il principio di diritto fondamentale che emerge dalla sentenza può essere così sintetizzato: La condanna per il delitto di rapina aggravata e continuata è legittima quando la condotta dell'imputato, pur potendo essere interpretata come una reazione a un'offesa subita, si è manifestata in modo sproporzionato, con l'utilizzo di violenza fisica nei confronti di terzi non coinvolti, la sottrazione di oggetti personali non necessari al risarcimento del danno e la causazione di lesioni personali. In tali casi, la motivazione della sentenza di condanna è congrua e logica quando si basa su elementi probatori oggettivi, come il possesso da parte dell'imputato di beni sottratti alle vittime, le risultanze delle immagini di videosorveglianza, i referti medici e le dichiarazioni testimoniali coerenti tra loro, senza che rilevi la circostanza che le persone offese avessero assunto alcolici, in assenza di indicazioni in tal senso nei referti. Inoltre, l'aggravante della violazione di un provvedimento di prevenzione personale, introdotta dal legislatore delegato nell'ambito di una delega per il coordinamento normativo, non eccede i limiti della delega stessa e non viola i principi costituzionali.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. DIOTALLEVI Giovanni - Presidente

Dott. MANTOVANO Alfredo - rel. Consigliere

Dott. CIANFROCCA Pierluigi - Consigliere

Dott. AIELLI Lucia - Consigliere

Dott. SARACO Antonio - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato il (OMISSIS);
avverso la sentenza del 17/01/2019 della CORTE APPELLO di TRIESTE;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere MANTOVANO ALFREDO;
udito il Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore DELIA CARDIA che ha concluso chiedendo l'inammissibilita' del ricorso.
udito il difensore avvocato (OMISSIS), il quale si riporta ai motivi.
RITENUTO IN FATTO
1. La CORTE di APPELLO di TRIESTE,…

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