Il trasferimento d'autorità di un militare dell'Arma dei Carabinieri può essere legittimamente disposto dall'Amministrazione competente qualora sussista una situazione di incompatibilità ambientale, anche in assenza di conflittualità diretta con altro militare, quando tale conflittualità sia tale da compromettere il regolare svolgimento del servizio nell'ambito della piccola realtà della stazione di appartenenza. L'Amministrazione gode di ampia discrezionalità nella individuazione dell'ambito territoriale di incompatibilità e nella scelta della nuova sede di assegnazione, purché questa risulti ragionevolmente compatibile con le esigenze personali del militare trasferito. Il trasferimento d'autorità, disposto in assenza di particolari esigenze personali rappresentate dal militare interessato, non è sindacabile in sede giurisdizionale se adeguatamente motivato sulla base della rilevata situazione di incompatibilità ambientale, senza necessità di dimostrare la carenza di vacanze di organico nella sede di provenienza. Il principio di buon andamento e imparzialità dell'azione amministrativa, di cui all'art. 97 Cost., legittima l'Amministrazione a intervenire prontamente per ripristinare condizioni di serenità e collaborazione nell'ambito di una piccola realtà operativa, anche a prescindere dalla diretta responsabilità dei singoli militari coinvolti nella situazione di conflittualità.