Tribunale Amministrativo Regionale Lombardia - Milano sentenza n. 957 del 2020

ECLI:IT:TARMI:2020:957SENT

Massima

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Il silenzio serbato dall'amministrazione comunale sulla domanda di permesso di costruire presentata dal privato non determina la formazione del silenzio-assenso, qualora l'istanza non risulti assistita da tutti i presupposti di accoglibilità, in quanto l'eventuale inerzia dell'amministrazione non può far conseguire all'interessato un risultato che non potrebbe ottenere con un provvedimento espresso. Inoltre, la destinazione urbanistica di un immobile non può essere desunta esclusivamente dal classamento catastale, dalla funzione abitativa di fatto svolta o dal pagamento di imposte, in assenza di un provvedimento amministrativo che ne abbia formalmente disposto il mutamento. Pertanto, il diniego opposto dall'amministrazione comunale alla richiesta di permesso di costruire per "opere di messa in pristino dell'immobile allo stato autorizzato" è illegittimo qualora si fondi unicamente su tali elementi, senza adeguata istruttoria volta a verificare l'originaria destinazione d'uso del compendio immobiliare in base agli atti amministrativi. In tal caso, l'annullamento del diniego comporta anche l'annullamento dell'eventuale successiva ordinanza di demolizione, in quanto derivata, al fine di consentire una nuova valutazione dell'amministrazione comunale nel rispetto dei principi affermati.

Sentenza completa

Pubblicato il 29/05/2020

N. 00957/2020 REG.PROV.COLL.

N. 00207/2019 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale per la Lombardia

(Sezione Seconda)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 207 del 2019, integrato da motivi aggiunti, proposto da
Corrado Pietro Marelli, rappresentato e difeso dall'avvocato Emanuela Beacco, con domicilio digitale presso la casella di posta elettronica certificata dell’avvocato Emanuela Beacco ([email protected]);

contro

Comune di Meda, in persona del Sindaco
pro tempore
, rappresentato e difeso dall'avvocato Ercole Romano, con domicilio digitale presso la casella di posta elettronica certificata dell’avvocato Ercole Romano ([email protected]);

e con l'intervento di

ad adiuvandum
:…

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