Cassazione penale Sez. V sentenza n. 32030 del 4 luglio 2017

ECLI:IT:CASS:2017:32030PEN

Massima

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Il diritto di critica, anche se espresso con toni forti e iperbolici, è tutelato dall'ordinamento giuridico, purché non travalichi i limiti della continenza formale e della verità sostanziale dei fatti. Il giudice può disporre l'archiviazione de plano di un procedimento penale per diffamazione, senza necessità di ulteriori indagini, quando l'opposizione della parte offesa non indichi in modo concreto e specifico gli elementi di prova rilevanti ai fini della prosecuzione delle indagini, e le espressioni contestate risultino avere un carattere manifestamente iperbolico e metaforico, rientrando nell'esercizio legittimo del diritto di critica. Il provvedimento di archiviazione, motivato sotto il profilo dell'inammissibilità dell'opposizione e dell'infondatezza della notizia di reato, non è sindacabile nel merito da parte del giudice di legittimità, essendo il giudice delle indagini preliminari pienamente libero di valutare la rilevanza e la concretezza delle investigazioni suppletive richieste dalla parte offesa. L'inerzia del pubblico ministero nell'effettuare indagini non inficia la legittimità del provvedimento di archiviazione, essendo rimessa alla sua discrezionalità la determinazione dell'attività investigativa necessaria in relazione alla notizia di reato sottoposta al suo esame.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. VESSICHELLI Maria - Presidente

Dott. SCOTTI ((omissis)) - Consigliere

Dott. PEZZULLO Rosa - Consigliere

Dott. CATENA Rossella - Consigliere

Dott. SETTEMBRE Antonio - rel. Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sui ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato il (OMISSIS) parte offesa;
nel procedimento contro:
(OMISSIS), nato il (OMISSIS);
avverso il decreto del 13/09/2016 del GIP TRIBUNALE di ROMA;
sentita la relazione svolta dal Consigliere Dr. ANTONIO SETTEMBRE;
Lette le conclusioni del Procuratore Generale della Repubblica presso la Corte di Cassazione, Dr. ((omissis)), che ha chiesto il rigetto del ricorso.
RITENUTO IN FATTO
1. Il Giudice per le indagini prelimin…

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