Cassazione penale Sez. IV sentenza n. 46940 del 20 dicembre 2011

ECLI:IT:CASS:2011:46940PEN

Massima

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Il delitto di associazione per delinquere ex art. 416 c.p. sussiste quando vi è la formazione e la permanenza di un vincolo associativo continuativo tra tre o più persone, allo scopo di commettere una serie indeterminata di delitti, con la predisposizione comune dei mezzi occorrenti per la realizzazione del programma delinquenziale e con la permanente consapevolezza di ciascun associato di far parte del sodalizio criminoso e di essere disponibile ad operare per l'attuazione del programma stesso. La concessione delle circostanze attenuanti generiche ex art. 62-bis c.p. richiede l'individuazione e la valutazione di elementi fattuali nel caso concreto eventualmente significativi ai fini della variazione della pena nel senso di una diminuzione, in assenza dei quali il giudice può legittimamente escluderle, tenuto conto della complessità e gravità dell'azione delittuosa reiterata, attuata consapevolmente in modo associato ed in concorso in relazione ai vari reati-fine. Il contributo anche episodico e occasionale di soggetti qualificati, come appartenenti alle forze dell'ordine, può integrare il reato associativo, in considerazione del ruolo rivestito e della possibilità di venire a conoscenza delle iniziative promosse a contrasto dei reati in corso. Parimenti, il ruolo di tecnico esperto nella neutralizzazione dei sistemi di allarme e di fornitori di strumentazione idonea a disattivare i controlli elettronici predisposti dall'autorità giudiziaria e dall'istituto bancario, nonché la partecipazione a sopralluoghi finalizzati al distacco dei cavi di collegamento telefonico del sistema di allarme, integrano il concorso nel reato associativo e nel tentativo di furto aggravato, in assenza di elementi concreti idonei a superare le emergenze probatorie. Infine, l'errore materiale nel dispositivo della sentenza di appello, che contrasti con la motivazione, comporta l'annullamento senza rinvio limitatamente alla pena, con determinazione della stessa secondo i criteri stabiliti dal giudice di merito.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUARTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. BRUSCO Carlo G. - Presidente

Dott. GALBIATI Ruggero - rel. Consigliere

Dott. ROMIS Vincenzo - Consigliere

Dott. FOTI Giacomo - Consigliere

Dott. PICCIALLI Patrizia - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

1) PE. LU. N. IL (OMESSO);

2) CA. ON. N. IL (OMESSO);

3) IA. AN. N. IL (OMESSO);

4) OR. VI. N. IL (OMESSO);

5) RE. CI. N. IL (OMESSO);

6) C. F. N. IL (OMESSO);

7) LA. AR. N. IL (OMESSO);

8) LA. RO. N. IL (OMESSO);

9) GA. FE. N. IL (OMESSO);

10) L. P. N. IL (OMESSO);

11) C. G. N. IL (OMESSO);<…

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