Il provvedimento amministrativo di ingiunzione di sgombero è illegittimo quando l'istruttoria procedimentale si basi su elementi di fatto ritenuti dal giudice non validi, che abbiano univocamente condotto all'emanazione di un provvedimento difettoso e contraddittorio nella motivazione. In tali ipotesi, il giudice non è obbligato a valutare congiuntamente tutti gli altri elementi di fatto e di diritto necessari per la formazione dell'atto amministrativo che si assumevano costituire ulteriori vizi dell'operato dell'amministrazione, essendo sufficiente l'annullamento per il vizio di motivazione. L'accertamento dei fatti materiali, oggetto della valutazione contenuta nell'atto impugnato, può essere desunto anche da una sentenza penale di assoluzione per non aver commesso il fatto, che rileva ai fini della formazione dell'autonomo convincimento del giudice amministrativo, in assenza di ulteriori elementi determinanti forniti dall'Autorità amministrativa. Inoltre, il verbale di constatazione redatto dalla stessa amministrazione, che evidenzi elementi e circostanze che avrebbero richiesto l'espletamento di ulteriore attività istruttoria, integra un ulteriore vizio di difetto di istruttoria, qualora tale attività non risulti espletata nell'ambito del procedimento conclusosi con l'adozione dell'atto impugnato.