Cassazione penale Sez. II sentenza n. 7568 del 18 febbraio 2014

ECLI:IT:CASS:2014:7568PEN

Massima

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Il sequestro preventivo di beni ai sensi dell'art. 12-sexies della Legge n. 356 del 1992 è legittimo quando sussiste una sproporzione tra i redditi dichiarati e il patrimonio accumulato, tale da far presumere l'origine illecita di quest'ultimo, anche in assenza di una diretta correlazione temporale tra i reati contestati e l'acquisizione dei beni, purché questi ultimi non risultino ictu oculi estranei all'attività delittuosa. Il giudice del riesame deve valutare complessivamente la capacità reddituale del soggetto, tenendo conto non solo dei redditi dichiarati, ma anche di eventuali fonti di reddito lecite non dichiarate, nonché delle spese sostenute per l'acquisto di beni, al fine di accertare l'effettiva sproporzione tra il patrimonio e le entrate lecite. La mera allegazione di una capacità reddituale compatibile con l'acquisizione dei beni non è sufficiente a superare la presunzione di illecita provenienza, qualora il giudice abbia adeguatamente motivato in ordine alla sussistenza di una significativa sproporzione tra il patrimonio e i redditi dichiarati.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. PETTI Ciro - Presidente

Dott. IANNELLI Enzo - Consigliere

Dott. RAGO Geppino - Consigliere

Dott. PELLEGRINO Andrea - Consigliere

Dott. BELTRANI Sergio - rel. Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

(OMISSIS) N. IL (OMISSIS);

avverso l'ordinanza n. 71/2013 TRIB. LIBERTA' di CATANIA, del 02/04/2013;

sentita la relazione fatta dal Consigliere Dott. SERGIO BELTRANI;

sentite le conclusioni del PG Dott. BALDI Fulvio che ha chiesto dichiararsi l'inammissibilita' del ricorso;

rilevata la regolarita' degli avvisi di rito.

RITENUTO IN FATTO

1. Il Tribunale di Catania, in funzione di giudice del riesame dei provvedimenti cautelari reali, …

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