Tribunale Amministrativo Regionale Campania - Napoli sentenza n. 31 del 2020

ECLI:IT:TARNA:2020:31SENT

Massima

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Il cambio di destinazione d'uso da locale cantinato a civile abitazione, in assenza del necessario titolo edilizio, costituisce abuso edilizio sanzionabile con l'ordine di demolizione, anche in presenza di difformità di lieve entità rispetto al progetto originario, in quanto comporta un mutamento della categoria urbanistica con conseguente aggravio del carico urbanistico sul territorio. L'amministrazione comunale è tenuta a irrogare la sanzione demolitoria, indipendentemente dal tempo trascorso dalla realizzazione dell'abuso, in quanto l'illecito edilizio non può mai essere sanato per effetto del mero decorso del tempo, non essendo ammissibile il consolidamento di una situazione di fatto abusiva e giuridicamente illecita. L'ordine di demolizione non è soggetto a termini decadenziali e può essere adottato anche a notevole distanza temporale dall'abuso, costituendo atto dovuto e vincolato alla sola ricognizione dei presupposti di fatto e di diritto, senza che l'amministrazione sia tenuta a una motivazione particolarmente stringente circa la permanenza dell'interesse pubblico alla rimozione dell'illecito. L'obbligo di demolizione sussiste anche in presenza di vincoli paesaggistici, idrogeologici, sismici e di tutela del territorio, per i quali non sia stato acquisito il preventivo nulla osta delle autorità competenti, in quanto tali vincoli impongono il rispetto di specifiche prescrizioni edilizie, la cui violazione integra un abuso edilizio sanzionabile con l'ingiunzione di demolizione, a prescindere dalla tipologia di intervento realizzato e dal titolo edilizio richiesto dalla normativa. L'amministrazione comunale non è tenuta a concedere un termine per l'esecuzione spontanea della demolizione, in quanto l'ordine di demolizione costituisce atto vincolato e non discrezionale, finalizzato alla rimozione di un illecito edilizio.

Sentenza completa

Pubblicato il 03/01/2020

N. 00031/2020 REG.PROV.COLL.

N. 00034/2016 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale della Campania

(Sezione Terza)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 34 del 2016, proposto da:
Mazza Antonio ed Orsino Aurora, rappresentati e difesi dagli avvocati Giovanni Carini e Tiziana De Feo, con domicilio eletto presso lo studio Giovanni Carini in Napoli, via Toledo n. 348, con il seguente recapito digitale: [email protected];

contro

Comune di Torre del Greco, in persona del Sindaco, legale rappresentante pro tempore, rappresentato e difeso dall'avvocato Erik Furno, con domicilio eletto presso il suo studio in Napoli, via Cesario Console 3 e con il seguente recapito digitale: [email protected];

per l'annullamento:…

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