Tribunale Amministrativo Regionale Lazio - Roma sentenza n. 17648 del 2023

ECLI:IT:TARLAZ:2023:17648SENT

Massima

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Il parere negativo di compatibilità paesaggistica adottato dalla competente Soprintendenza ai sensi dell'art. 146 del D.Lgs. n. 42/2004, con riferimento ad un'istanza di condono presentata ai sensi della legge n. 724 del 1994 per un manufatto abusivo ad uso residenziale, è legittimo laddove risulti motivato in relazione all'accertata non conformità e non compatibilità dell'opera con il quadro vincolistico dell'area, caratterizzata da un elevato interesse paesaggistico e da prescrizioni urbanistiche che precludono la realizzazione di nuovi manufatti, anche interrati. La valutazione di compatibilità paesaggistica postuma, avente ad oggetto opere abusive contrastanti con le previsioni urbanistico-edilizie comunali, presuppone l'attuazione di un'istruttoria puntuale, compendiata in adeguato corredo motivazionale, finalizzata ad accertare se, a fronte di opere abusive, le stesse risultino comunque compatibili con il contesto circostante esistente al momento dell'esercizio del potere. La sussistenza di vincoli sopravvenuti rispetto alla realizzazione dell'opera, anche di carattere relativo e non assoluto, comporta la necessità di una valutazione della compatibilità dell'opera in concreto con l'assetto vincolistico, non potendosi prescindere dall'esame della situazione esistente al momento dell'adozione del provvedimento, a prescindere dall'epoca della sua introduzione. Non costituisce vizio di legittimità del provvedimento negativo di compatibilità paesaggistica la circostanza dell'affermato intervenuto rilascio di condoni con riferimento ad altri immobili gravanti sulla medesima area, non essendo dimostrata l'identità delle condizioni e non potendo l'eventuale illegittimità di altri provvedimenti essere invocata a proprio favore al fine di ottenere un trattamento eventualmente illegittimo analogo.

Sentenza completa

Pubblicato il 27/11/2023

N. 17648/2023 REG.PROV.COLL.

N. 01245/2013 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale per il Lazio

(Sezione Seconda Stralcio)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 1245 del 2013, proposto da
((omissis)), rappresentata e difesa dall'avvocato ((omissis)), con domicilio eletto presso lo studio ((omissis)) in Roma, viale Parioli, 124;

contro

Ministero per i Beni e le Attivita' Culturali, in persona del legale rappresentante pro tempore, rappresentato e difeso dall'Avvocatura Generale dello Stato, domiciliata in Roma, via dei Portoghesi, 12;
Comune di Tivoli, in persona del legale rappresentante pro tempore, rappresentato e difeso dagli avvocati ((omissis)), ((omissis)), ((omissis)), domiciliata come da PEC Registri Giustizia;

per l…

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