Cassazione penale Sez. IV sentenza n. 1219 del 14 gennaio 2009

ECLI:IT:CASS:2009:1219PEN

Massima

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Il giudice di merito, nel valutare la prova derivante da chiamate in correità, deve preliminarmente accertare la credibilità soggettiva del dichiarante, verificandone la personalità, le condizioni socio-economiche e familiari, la vita pregressa, le ragioni della collaborazione e i rapporti con i chiamati in correità. Successivamente, deve valutare l'attendibilità intrinseca delle dichiarazioni, verificandone i requisiti di coerenza, precisione, costanza nel tempo e spontaneità. Infine, le dichiarazioni devono trovare riscontri probatori esterni, che non necessariamente devono avere la forza di una prova autonoma, ma che siano comunque idonei a corroborare il contenuto delle chiamate in correità. Il giudice di legittimità non può sostituire la propria valutazione a quella del giudice di merito, se questa risulta congruamente e logicamente motivata, non essendo ammissibile una diversa ricostruzione dei fatti in sede di legittimità. Il giudice di merito, nel determinare la pena, deve fare uso del proprio potere discrezionale, valutando tutti gli elementi e le circostanze del fatto, al fine di individuare il grado di responsabilità dell'imputato e l'adeguatezza della sanzione, senza che tale valutazione possa essere censurata in sede di legittimità, se congruamente motivata.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUARTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. MOCALI Piero - Presidente

Dott. LICARI Carlo - Consigliere

Dott. KOVERECH Oscar - Consigliere

Dott. BIANCHI Luisa - Consigliere

Dott. AMENDOLA Adelaide - Consigliere

ha pronunciato la seguente:



SENTENZA

sul ricorso proposto da:

ZA. Ez., n. in data (OMESSO);

avverso Sentenza emessa in data 07.07.2004 dalla Corte d'Appello di Trieste;

Visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso.

Udita in pubblica udienza la relazione svolta dal Consigliere Dott. ((omissis)).

Udito il Pubblico Ministero in persona del Sostituto Procuratore Generale Dott. DI POPOLO Angelo, che ha concluso per la inammissibilita' del ricors…

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