Cassazione penale Sez. III sentenza n. 3573 del 1 febbraio 2022

ECLI:IT:CASS:2022:3573PEN

Massima

Generata da Simpliciter
La circostanza aggravante di cui all'art. 7 della L. n. 203 del 1991, che prevede l'aumento di pena per i reati commessi al fine di agevolare l'attività di un'associazione di tipo mafioso, ha natura soggettiva e richiede la prova del dolo intenzionale dell'agente di voler favorire l'organizzazione criminale, a prescindere dalla sua effettiva posizione di vertice all'interno della stessa. Tuttavia, il mutamento giurisprudenziale sulla qualificazione giuridica di tale aggravante non determina una revisione del giudicato, in assenza di una modifica legislativa in senso più favorevole al reo, in quanto il principio di intangibilità del giudicato penale può essere derogato solo da un intervento normativo e non da un semplice mutamento interpretativo della Corte di Cassazione. Pertanto, la sentenza di condanna passata in giudicato non può essere revocata o riesaminata sulla base della nuova impostazione giurisprudenziale, dovendo la pena essere eseguita nella sua interezza, compresa la quota derivante dall'applicazione dell'aggravante, in ossequio al principio di legalità della pena e al divieto di retroattività della legge penale sfavorevole.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE TERZA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. SARNO Giulio - Presidente

Dott. DI NICOLA Vito - Consigliere

Dott. SOCCI Angelo M. - Consigliere

Dott. CORBO Antonio - Consigliere

Dott. ANDRONIO A. M. - rel. Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso l'ordinanza del 08/06/2021 della Corte di assise di appello di Catanzaro;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal consigliere Dott. Alessandro Maria Andronio;
letta la requisitoria del Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore generale Dott. Romano Giulio, che ha concluso chiedendo che il ricorso sia rigettato.
RITENUTO IN FATTO
1. Con ordinanza dell'8 giugno 2021, la Corte di assise di appe…

Questo contenuto è riservato agli utenti registrati
Sentenze simili
Ricerca rapida tra milioni di sentenze
Trova facilmente ciò che stai cercando in pochi istanti. La nostra vasta banca dati è costantemente aggiornata e ti consente di effettuare ricerche veloci e precise.
Trova il riferimento esatto della sentenza
Addio a filtri di ricerca complicati e interfacce difficili da navigare. Utilizza una singola barra di ricerca per trovare precisamente ciò che ti serve all'interno delle sentenze.
Prova il potente motore semantico
La ricerca semantica tiene conto del significato implicito delle parole, del contesto e delle relazioni tra i concetti per fornire risultati più accurati e pertinenti.

Un nuovo modo di esercitare la professione

Offriamo agli avvocati gli strumenti più efficienti e a costi contenuti.