Cassazione penale Sez. I sentenza n. 37843 del 12 settembre 2016

ECLI:IT:CASS:2016:37843PEN

Massima

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Il principio di diritto fondamentale che emerge dalla sentenza è il seguente: La misura cautelare personale della custodia in carcere può essere disposta solo sulla base di un compendio indiziario grave, preciso e concordante, tale da giustificare la qualificata probabilità della commissione del reato da parte dell'indagato. Gli indizi a carico devono presentare requisiti di inequivocità e non possono fondarsi su meri elementi congetturali o su lacune e contraddizioni nelle dichiarazioni dell'indagato, in assenza di riscontri oggettivi. Il giudice deve procedere ad una valutazione complessiva e coordinata di tutti gli elementi probatori, senza trascurare eventuali dati che possano deporre in senso favorevole all'indagato. La motivazione deve esporre in modo chiaro e logico le ragioni per le quali il quadro indiziario è ritenuto idoneo a sostenere l'accusa, evitando di dare per scontata la partecipazione dell'indagato sulla base di meri sospetti o di elementi equivoci.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE PRIMA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. VECCHIO Massimo - Presidente

Dott. NOVIK ((omissis)) - Consigliere

Dott. SARACENO ((omissis)) - rel. Consigliere

Dott. DI GIURO Gaetano - Consigliere

Dott. MINCHELLA Antonio - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), N. IL (OMISSIS);
avverso l'ordinanza n. 1138/2015 TRIB. LIBERTA' di BARI, del 10/09/2015;
sentita la relazione fatta dal Consigliere Dott. ((omissis))NA SARACENO;
lette/sentite le conclusioni del PG Dott. CANEVELLI Paolo: annullamento con rinvio limitatamente all'aggravante della premeditazione; rigetto nel resto.
RITENUTO IN FATTO
1. Il 7 settembre 2015 il Tribunale di Bari, costituito ai sensi dell'articolo 309 c.p.p., ha confermato l'ordinanza de…

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