Cassazione penale Sez. V sentenza n. 37669 del 28 settembre 2012

ECLI:IT:CASS:2012:37669PEN

Massima

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Il giudice di legittimità, nel valutare l'ammissibilità dell'appello avverso una sentenza di condanna, deve verificare la specifica correlazione critica tra le argomentazioni della decisione impugnata e i motivi di gravame, senza che la mera genericità o apoditticità di questi ultimi possa comportare l'inammissibilità del gravame, quando le censure riguardino punti specifici del percorso logico seguito dal giudice di merito per giungere alla decisione. Tuttavia, l'annullamento della sentenza di appello è comunque disposto quando, nel corso del giudizio di legittimità, sia intervenuta la prescrizione del reato, in applicazione del principio di diritto per cui la declaratoria di estinzione del reato per prescrizione comporta l'annullamento senza rinvio della sentenza impugnata.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. ZECCA Gaetanino - Presidente

Dott. BEVERE Antonio - Consigliere

Dott. MARASCA Gennaro - Consigliere

Dott. ZAZA Carlo - Consigliere

Dott. SETTEMBRE Antonio - rel. Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

1) (OMISSIS) N. IL (OMISSIS);

avverso l'ordinanza n. 2508/2008 CORTE APPELLO di L'AQUILA, del 15/03/2011;

sentita la relazione fatta dal Consigliere Dott. ANTONIO SETTEMBRE;

lette/sentite le conclusioni del PG.

Il Procuratore generale della Repubblica presso la Corte di Cassazione ha concluso per il rigetto del ricorso.

RITENUTO IN FATTO

1. (OMISSIS) veniva condannato con sentenza del Tribunale di Teramo del 14/04/2008 per i reati di cui agli ar…

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