Cassazione penale Sez. II sentenza n. 35210 del 21 agosto 2013

ECLI:IT:CASS:2013:35210PEN

Massima

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Il ricorso per cassazione avverso un'ordinanza in materia di sequestro probatorio è ammesso soltanto per violazione di legge, intesa come errore in iudicando o in procedendo, oppure per vizi della motivazione così radicali da renderla del tutto mancante o priva dei requisiti minimi di coerenza, completezza e ragionevolezza. L'illogicità manifesta della motivazione, pur potendo costituire un vizio del provvedimento, non è censurabile in sede di legittimità se la motivazione, pur esposta a critiche, non è del tutto assente o apparente. In tali casi, il ricorso per cassazione deve essere dichiarato inammissibile, con condanna del ricorrente al pagamento delle spese processuali e di una somma a favore della Cassa delle ammende, in ragione della colpa nella determinazione della causa di inammissibilità.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. GENTILE Domenic - Presidente

Dott. GALLO D. - rel. Consigliere

Dott. DIOTALLEVI Giovann - Consigliere

Dott. BELTRANI Sergio - Consigliere

Dott. CARRELLI PALOMBI Roberto - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

(OMISSIS), nato a (OMISSIS);

avverso l'ordinanza 19/12/2012 del Tribunale per il riesame di Foggia;

Sentita la relazione della causa fatta dal Consigliere Dr. Domenico Gallo;

udito il Pubblico Ministero in persona del Sostituto Procuratore generale, Dr. Gaeta Pietro, che ha concluso chiedendo il rigetto del ricorso.

RITENUTO IN FATTO

1. Con ordinanza in data 19/12/2012, il Tribunale di Foggia, dichiarava inammissibile l'istanza di riesame avan…

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