Cassazione penale Sez. II sentenza n. 34985 del 14 agosto 2013

ECLI:IT:CASS:2013:34985PEN

Massima

Generata da Simpliciter
Il giudice di legittimità, nel confermare la misura cautelare della custodia in carcere disposta nei confronti dell'indagato per il reato di estorsione aggravata, afferma che: Le dichiarazioni accusatorie rese da imputati dello stesso reato ovvero di reato connesso o interprobatoriamente collegato possono costituire prova, a condizione che siano dotate di intrinseca attendibilità soggettiva ed oggettiva e risultino concordanti sul nucleo essenziale del narrato, rimanendo indifferenti eventuali divergenze o discrasie che investano solo elementi circostanziali. Le dichiarazioni di collaboratori di giustizia, anche se "de relato", sono comunque direttamente utilizzabili quando derivano dal patrimonio conoscitivo costituito da un flusso circolare di informazioni relative a fatti di interesse comune degli associati, purché risultino positivamente valutate la credibilità soggettiva di ciascun dichiarante e l'attendibilità intrinseca di ogni singola dichiarazione. L'aggravante dell'utilizzo del metodo mafioso può essere ritenuta sussistente anche per un soggetto non appartenente all'associazione mafiosa, quando le modalità estorsive poste in essere siano tali da far percepire alle vittime la provenienza dalla criminalità organizzata e l'impossibilità di sottrarsi alle richieste, anche attraverso l'opera di mediazione di esponenti della stessa. La sussistenza delle esigenze cautelari, in particolare della custodia in carcere, può essere desunta dalla gravità indiziaria del reato, dalla personalità dell'indagato e dal pericolo di reiterazione del reato, senza che sia necessario superare la presunzione relativa di cui all'art. 275, comma 3, c.p.p., quando non siano acquisiti elementi specifici che dimostrino l'adeguatezza di misure meno afflittive.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. PETTI Ciro - Presidente

Dott. GENTILE Mario - Consigliere

Dott. DE CRESCIENZO Ugo - Consigliere

Dott. IASILLO Adria - rel. Consigliere

Dott. VERGA Giovanna - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

Avvocato (OMISSIS), quale difensore di (OMISSIS) (n. il (OMISSIS)),

avverso l'ordinanza del Tribunale di Milano, in data 28/09/2012;

Sentita la relazione della causa fatta dal ((omissis));

Udita la requisitoria del Sostituto Procuratore Generale, dottor GALASSO Aurelio, il quale ha concluso chiedendo l'annullamento con rinvio limitatamente ai motivi n. 4 e 5 del ricorso; rigetto nel resto;

Udito l'Avvocato (OMISSIS), quale difensore di (OMISSIS), il quale ha …

Questo contenuto è riservato agli utenti registrati
Sentenze simili
Ricerca rapida tra milioni di sentenze
Trova facilmente ciò che stai cercando in pochi istanti. La nostra vasta banca dati è costantemente aggiornata e ti consente di effettuare ricerche veloci e precise.
Trova il riferimento esatto della sentenza
Addio a filtri di ricerca complicati e interfacce difficili da navigare. Utilizza una singola barra di ricerca per trovare precisamente ciò che ti serve all'interno delle sentenze.
Prova il potente motore semantico
La ricerca semantica tiene conto del significato implicito delle parole, del contesto e delle relazioni tra i concetti per fornire risultati più accurati e pertinenti.

Un nuovo modo di esercitare la professione

Offriamo agli avvocati gli strumenti più efficienti e a costi contenuti.