Consiglio di Stato sentenza n. 896 del 2021

ECLI:IT:CDS:2021:896SENT

Massima

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Il termine perentorio di novanta giorni per la riassunzione del processo amministrativo, a seguito dell'interruzione del giudizio per il decesso di una delle parti, non può essere superato, comportando l'estinzione del processo. Tale termine, infatti, non è suscettibile di sospensione o proroga, neppure in ragione di sopravvenute disposizioni normative che abbiano disposto la sospensione dei termini processuali, in quanto la riassunzione del giudizio interrotto costituisce un onere a carico della parte diligente, il cui mancato rispetto determina l'estinzione del processo. La mancata tempestiva riassunzione del giudizio comporta la condanna alle spese di giudizio della parte che ha omesso di provvedervi.

Sentenza completa

Pubblicato il 29/01/2021

N. 00896/2021REG.PROV.COLL.

N. 00926/2010 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Consiglio di Stato

in sede giurisdizionale (Sezione Seconda)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso avente numero di registro generale 926 del 2010, proposto dal Comune di Montegranaro in persona del Sindaco
pro tempore
, rappresentato e difeso dagli avvocati ((omissis)) e ((omissis)), e con domicilio eletto presso quest’ultimo in Roma, nello studio Proia & Partners, via degli Scipioni n. 281;

contro

il sig. ((omissis)) e la sig.ra ((omissis)) (alla quale sono poi succeduti, in qualità di eredi, il sig. ((omissis)) e il sig. ((omissis))) rappresentati e difesi dall'avvocato Villeado Craia e con domicilio eletto in Roma presso lo studio dell’avvocato ((omissis)), da ultimo in via Flaminia vecchia n. 670;

nei confronti

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