Tribunale Amministrativo Regionale Toscana - Firenze sentenza n. 767 del 2016

ECLI:IT:TARTOS:2016:767SENT

Massima

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Il provvedimento di annullamento di un'autorizzazione paesaggistica rilasciata dal comune in sede di sanatoria edilizia è legittimo qualora la motivazione dell'autorizzazione comunale risulti carente, non consentendo di comprendere le ragioni per cui l'intervento abusivo sia stato ritenuto compatibile con i valori tutelati dal vincolo paesaggistico. In tal caso, la Soprintendenza, anziché limitarsi a un mero sindacato di legittimità, può esprimersi nel merito della compatibilità paesaggistica, indicando le specifiche ragioni per cui l'opera non risulta conforme alla tutela del paesaggio, senza che ciò integri un'indebita sostituzione dell'amministrazione comunale. Inoltre, la domanda di condono edilizio deve essere valutata con riferimento allo stato di fatto dell'abuso così come realizzato, senza che possano rilevare eventuali ipotesi di futuri interventi di modifica. Il principio di diritto che emerge dalla sentenza è che l'annullamento di un'autorizzazione paesaggistica comunale è legittimo quando la motivazione di quest'ultima risulti carente, consentendo alla Soprintendenza di valutare direttamente la compatibilità paesaggistica dell'intervento, senza che ciò integri un'indebita sostituzione dell'amministrazione comunale, e che la domanda di condono deve essere esaminata con riferimento allo stato di fatto dell'abuso, senza considerare eventuali ipotesi di futuri interventi di modifica.

Sentenza completa

N. 01465/2000
REG.RIC.

N. 00767/2016 REG.PROV.COLL.

N. 01465/2000 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale per la Toscana

(Sezione Terza)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 1465 del 2000, proposto da:
Gheri Valter, rappresentato e difeso dagli avvocati Andrea Cuccurullo e Silvia Marchesi, con domicilio eletto presso il primo in Firenze, lungarno A. Vespucci n. 20;

contro

Ministero per i Beni e le Attività Culturali, rappresentato e difeso dall'Avvocatura Distrettuale di Firenze nel cui ufficio in via degli Arazzieri, 4 è ex lege domiciliato;

per l'annullamento:

- del decreto della Soprintendenza per i Beni Ambientali e Architettonici per le Province di Firenze, Prato e Pistoia n. 3478 del 4 agosto 1999, notificato al ricorrente in data 23 marzo 2000;…

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