Cassazione penale Sez. VI sentenza n. 28827 del 16 ottobre 2020

ECLI:IT:CASS:2020:28827PEN

Massima

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La confisca di prevenzione può essere disposta sui beni nella disponibilità sostanziale del soggetto ritenuto socialmente pericoloso, anche se formalmente intestati a terzi, qualora sia accertata l'incongruenza tra il valore di tali beni e le capacità reddituali del proposto e del suo nucleo familiare. La pericolosità sociale del soggetto deve essere consolidata e attuale, comprovata da precedenti condanne, procedimenti pendenti e denunce-querele per reati strumentali al conseguimento di proventi illeciti, senza che sia necessaria una rigida correlazione temporale tra la pericolosità accertata e la data di acquisizione dei singoli beni confiscati. La confisca di prevenzione, pertanto, può essere legittimamente disposta anche in assenza di una perfetta coincidenza cronologica tra il periodo di manifestazione della pericolosità sociale e l'arco temporale di acquisizione dei beni, purché risulti comunque accertata la riferibilità di tali beni all'attività illecita del proposto. Il giudizio di sproporzione tra il valore dei beni confiscati e le capacità reddituali del soggetto e del suo nucleo familiare, che legittima l'applicazione della misura, non può essere utilmente contestato dal proposto, in assenza di specifiche e adeguate argomentazioni difensive che ne dimostrino l'infondatezza.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SESTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. BRICCHETTI Renato - Presidente

Dott. CALVANESE Ersilia - Consigliere

Dott. APRILE Ercole - Consigliere

Dott. AMOROSO Riccard - Consigliere

Dott. PATERNO' RADDUSA B. - rel. Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
(OMISSIS), nata a (OMISSIS);
avverso il decreto della Corte di Appello di Lecce - Sezione Distaccata di Taranto - del 14/10/2019;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal Componente Dr. Benedetto Paterno' Raddusa;
letta la requisitoria del Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore generale Dr. Giordano Luigi, che ha concluso chiedendo l'inammissibilita' dei ricorsi.
RITENUTO IN…

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