Tribunale Amministrativo Regionale Lazio - Roma sentenza n. 10503 del 2014

ECLI:IT:TARLAZ:2014:10503SENT

Massima

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La cancellazione dall'elenco dei soggetti che svolgono attività funzionali alla raccolta del gioco mediante apparecchi da divertimento con vincite in denaro, di cui all'art. 1, comma 82, della legge n. 220/2010, costituisce un atto dovuto da parte dell'Amministrazione competente qualora emerga, all'esito di accertamenti disposti, che il soggetto iscritto nell'elenco sia stato condannato con sentenza definitiva per reati riconducibili ad attività di gioco non lecito, in quanto l'art. 5, comma 1, lett. a), del Decreto Direttoriale 9 settembre 2011 prevede espressamente, tra gli "ulteriori requisiti" per l'iscrizione nell'elenco, l'insussistenza negli ultimi cinque anni di condanne con sentenza passata in giudicato per tali reati. Pertanto, la mancata comunicazione dell'avvio del procedimento di cancellazione, in violazione dell'art. 7 della legge n. 241/1990, non determina l'annullamento del provvedimento di cancellazione, in applicazione della regola del raggiungimento dello scopo dell'azione amministrativa di cui all'art. 21-octies, comma 2, della medesima legge, in quanto risulta palese che, in presenza di una condanna definitiva per un reato riconducibile ad attività di gioco non lecito, il contenuto dispositivo del provvedimento di cancellazione non avrebbe potuto essere diverso.

Sentenza completa

N. 10753/2014
REG.RIC.

N. 10503/2014 REG.PROV.COLL.

N. 10753/2014 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale per il Lazio

(Sezione Seconda)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 10753 del 2014, proposto dalla signora ((omissis)), in qualità di titolare dell’omonima impresa individuale con sede in Ponteranica, via Petos n. 58p, rappresentata e difesa dagli avvocati ((omissis)) e ((omissis)), ed elettivamente domiciliata in Roma, via degli Scipioni N. 268/A, presso lo studio dell’avvocato ((omissis));

contro

il Ministero dell'Economia e delle Finanze e l’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli, non costituiti in giudizio;

per l'annullamento

del provvedimento n. 53637 in data 12 giugno 2014, con il quale il Direttore della Direzione Territoriale della Lombardia del…

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