Tribunale Amministrativo Regionale Piemonte - Torino sentenza n. 539 del 2013

ECLI:IT:TARPIE:2013:539SENT

Massima

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Il ricorso giurisdizionale amministrativo può essere dichiarato improcedibile per sopravvenuta carenza di interesse della parte ricorrente, in applicazione dell'art. 35, comma 1, lett. c), del Codice del processo amministrativo. Tale improcedibilità si verifica quando, successivamente all'instaurazione del giudizio, vengono meno le ragioni che avevano indotto il ricorrente a proporre l'azione, in quanto il provvedimento impugnato ha esaurito i suoi effetti o è stato comunque superato da nuove determinazioni dell'amministrazione. In tali ipotesi, il giudice amministrativo è tenuto a dichiarare l'improcedibilità del ricorso, senza entrare nel merito della legittimità dell'atto impugnato, in quanto la decisione non avrebbe alcuna utilità pratica per il ricorrente. La declaratoria di improcedibilità per sopravvenuta carenza di interesse non comporta alcuna pronuncia sulle spese del giudizio, in considerazione del fatto che l'amministrazione intimata non si è costituita in giudizio.

Sentenza completa

N. 00553/2008
REG.RIC.

N. 00539/2013 REG.PROV.COLL.

N. 00553/2008 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale per il Piemonte

(Sezione Seconda)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 553 del 2008, proposto da:
DELTA 5 S.r.l., DAMILANO S.r.l. e LEGNO & Co. S.r.l., rappresentate e difese dall'avv. ((omissis)), con domicilio eletto presso il suo studio in Torino, via ((omissis)), 44;

contro

COMUNE DI CUNEO, in persona del Sindaco pro tempore;

per l'annullamento

dell’ordine 12 febbraio 2008 prot. n. 11 emesso dal Dirigente Settore Programmazione del Territorio di sospensione delle attività artigianali nell’immobile Fg. 34 mapp. 667, 381,683.

Visti il ricorso e i relativi allegati;

Visti gli artt. 35, co. 1, lett. c, e 85, co. 9, cod. proc. am…

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