Cassazione penale Sez. V sentenza n. 27924 del 7 ottobre 2020

ECLI:IT:CASS:2020:27924PEN

Massima

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Il reato di partecipazione ad associazione di tipo mafioso di cui all'art. 416-bis c.p. si configura quando l'imputato abbia prestato un contributo causalmente rilevante e funzionale al perseguimento degli scopi del sodalizio criminoso, anche attraverso condotte di ausilio e agevolazione, senza che sia necessaria la prova della commissione di reati-fine o della conoscenza diretta del contenuto delle riunioni e delle attività dell'associazione. La permanenza del vincolo associativo, in assenza di prova di recesso o esclusione, si protrae fino alla data della sentenza di primo grado, con conseguente applicazione della disciplina sanzionatoria vigente in tale momento, anche in caso di contestazione "aperta" della condotta. L'aggravante della disponibilità di armi da parte dell'associazione mafiosa, di cui all'art. 416-bis, comma 4, c.p., è configurabile a carico di ogni partecipe che ne sia consapevole o lo ignori per colpa, senza necessità di una specifica contestazione della condotta di detenzione. Il giudizio di bilanciamento delle circostanze e la determinazione della pena rientrano nel potere discrezionale del giudice di merito, sindacabile in sede di legittimità solo in caso di manifesta illogicità o irragionevolezza.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. BRUNO Paolo Antonio - Presidente

Dott. MICHELI Paolo - Consigliere

Dott. DE MARZO Giuseppe - Consigliere

Dott. ROMANO Michele - Consigliere

Dott. TUDINO Alessandrin - rel. Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso la sentenza del 27/06/2018 della CORTE APPELLO di PALERMO;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere TUDINO ALESSANDRINA;
udito il Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore CORASANITI GIUSEPPE;
Il Proc. Gen. conclude per l'inammissibilita' DI TUTTI I RICORSI;
udito il difensore:
L'AVV.TO (OMISSIS)…

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