La concessione di impianti sportivi comunali, anche di rilevanza economica, deve essere affidata mediante procedura ad evidenza pubblica nel rispetto dei principi di economicità, efficacia, imparzialità, parità di trattamento, trasparenza, proporzionalità e pubblicità, tenendo conto della potenziale vocazione economica dell'impianto e del necessario equilibrio tra aspetti qualitativi ed economici delle offerte. La destinazione sportiva dell'impianto, pur essendo centrale, non esclude la possibilità di prevedere una componente di attività "di mercato" funzionale al raggiungimento degli equilibri economico-finanziari della gestione, purché nel rispetto della vocazione pubblica e sociale dell'impianto. Il concessionario assume il rischio operativo della gestione, ivi inclusi gli oneri di manutenzione ordinaria e straordinaria, gli adeguamenti normativi e ogni altra spesa connessa, in applicazione del principio di corretta allocazione del rischio che caratterizza il modello concessorio. L'amministrazione può prevedere clausole di adeguamento del canone concessorio in relazione a sopravvenute esigenze di interesse pubblico, nel rispetto del principio di buona fede e correttezza contrattuale, senza che ciò comporti una eccessiva onerosità per il concessionario tale da rendere non conveniente la partecipazione alla procedura di gara.