Cassazione penale Sez. I sentenza n. 30326 del 29 luglio 2011

ECLI:IT:CASS:2011:30326PEN

Massima

Massima ufficiale
È manifestamente infondata, in relazione agli artt. 3, 24 e 47 Cost., la questione di legittimità costituzionale (nella specie, sollevata in fase esecutiva) dell'art. 2 ter della l. 31 maggio 1965, n. 575 nella parte in cui richiede, in caso di confisca quale misura di prevenzione patrimoniale, che il terzo, titolare di un diritto reale di garanzia sul bene, abbia l'onere di dimostrare di avere positivamente adempiuto con diligenza gli obblighi di informazione e di accertamento e di aver perciò fatto affidamento "incolpevole" sul soggetto nei cui confronti ha acquisito il diritto di garanzia, atteso che, da un lato, il doveroso bilanciamento tra gli interessi statali e quelli del privato porta a ritenere opportuna (come affermato anche da Corte Cost., sent. n. 1 del 1997) la prevalenza dei primi rispetto ai secondi e, dall'altro, la posizione del privato è stata comunque tutelata facendo salva la possibilità che egli provi la sua buona fede.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE PRIMA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. GIORDANO Umberto - Presidente

Dott. IANNELLI Enzo - Consigliere

Dott. VECCHIO Massimo - Consigliere

Dott. ROMBOLA' Marcello - rel. Consigliere

Dott. BARBARISI Maurizio - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

1) MP. GE. CR. BA. SP. GI. ;

1) PA. GI. N. IL (OMESSO);

2) AGENZIA DEL DEMANIO DI MILANO;

avverso l'ordinanza n. 69/2010 TRIBUNALE di MILANO, del 06/10/2010;

sentita la relazione fatta dal Consigliere Dott. MARCELLO ROMBOLA';

lette le conclusioni del PG Dott. Gioacchino Izzo, che ha chiesto dichiararsi manifestamente infondata la questione di costituzionalita' proposta e rigettar…

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