Cassazione penale Sez. VI sentenza n. 31890 del 12 novembre 2020

ECLI:IT:CASS:2020:31890PEN

Massima

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Il soggetto che promette o eroga denaro o altra utilità in conseguenza di attività induttiva da parte di un pubblico ufficiale o incaricato di pubblico servizio concorre al perfezionamento del reato di induzione indebita previsto dall'art. 319-quater c.p. e pertanto non può vantare un legittimo interesse ad agire per ottenere il risarcimento del danno derivante dalla propria condotta illecita, essendo anch'egli corresponsabile del risultato vietato dall'ordinamento. Tale principio trova applicazione anche per fatti commessi successivamente all'entrata in vigore della legge n. 190 del 2012 che ha introdotto la fattispecie di reato, in quanto il reato di induzione indebita rientra tra quelli a duplice schema, perfezionandosi indifferentemente con la promessa o con la dazione, fermo restando che la consumazione va correlata a tale momento. Pertanto, il soggetto che ha concorso alla realizzazione del fatto illecito non può essere considerato parte lesa e non può agire in sede civile per ottenere il risarcimento del danno, in quanto la sua condotta è parimenti illecita e volta al medesimo risultato vietato dall'ordinamento.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SESTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. FIDELBO Giorg - Presidente

Dott. RICCIARELLI - rel. Consigliere

Dott. VILLONI Orlan - Consigliere

Dott. VIGNA Maria - Consigliere

Dott. PATERNO' RADDUSA B. - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato il (OMISSIS);
avverso la sentenza del 12/12/2019 della Corte di appello di Campobasso;
visti gli atti, la sentenza impugnata e il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere Dr. Massimo Ricciarelli;
udita la requisitoria del Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore generale Dr. Lori Perla, che ha concluso per l'annullamento con rinvio al giudice civile;
udito il difensore, Avv. (OMISSIS) per la parte civile, che ha depositato conclusioni e nota spese.

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