Cassazione penale Sez. VI sentenza n. 14609 del 15 aprile 2010

ECLI:IT:CASS:2010:14609PEN

Massima

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Il giudice di rinvio, nel rideterminare la pena a seguito di annullamento con rinvio da parte della Corte di Cassazione, è tenuto a uniformarsi al principio di diritto enunciato nella sentenza di annullamento, senza essere vincolato ad altre indicazioni non espressamente contenute in essa. Pertanto, qualora la Corte di Cassazione abbia rilevato la sola illegittimità della pena inflitta per essere stata calcolata partendo da un minimo edittale inferiore a quello previsto per il reato contestato, il giudice del rinvio deve esclusivamente ricalcolare la pena eliminando l'erronea applicazione dell'attenuante riconosciuta, senza essere obbligato a valutare ulteriori profili non espressamente censurati nella sentenza di annullamento. Il giudice del rinvio, nel rideterminare la pena, deve attenersi strettamente ai principi di diritto enunciati dalla Corte di Cassazione, senza poter introdurre autonome valutazioni o modifiche non direttamente derivanti dalla sentenza di annullamento.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SESTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. AGRO' Antonio - Presidente

Dott. MILO Nicola - Consigliere

Dott. MATERA Lina - rel. Consigliere

Dott. CARCANO Domenico - Consigliere

Dott. FIDELBO Giorgio - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

PROCURATORE GENERALE PRESSO CORTE D'APPELLO DI GENOVA, nei confronti di:

1) CA. MA. N. IL (OMESSO);

2) GR. RO. N. IL (OMESSO);

avverso la sentenza n. 2561/2009 GIP TRIBUNALE di SANREMO, del 07/08/2009;

visti gli atti, la sentenza e il ricorso;

udita in PUBBLICA UDIENZA del 18/02/2010 la relazione fatta dal Consigliere Dott. MATERA Lina;

Udito il Procuratore Generale in persona del Dott. SELVAGGI Eugenio che ha…

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