Cassazione penale Sez. VI sentenza n. 28764 del 10 luglio 2008

ECLI:IT:CASS:2008:28764PEN

Massima

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Il reato di indebita percezione di erogazioni a danno dello Stato di cui all'art. 316-ter c.p. si configura quando il soggetto, mediante la presentazione di dichiarazioni o documenti falsi o attestanti cose non vere, ovvero l'omissione di informazioni dovute, consegue indebitamente contributi, finanziamenti, mutui agevolati o altre erogazioni dello stesso tipo, comunque denominate, concessi o erogati dallo Stato, da altri enti pubblici o dalle Comunità europee, senza che rilevi che l'ente pubblico sia stato indotto in errore circa i presupposti che legittimano l'erogazione. Tale fattispecie si distingue dal reato di truffa aggravata ai danni dello Stato di cui all'art. 640-bis c.p., che invece richiede l'induzione in errore dell'ente pubblico erogatore circa i presupposti che legittimano l'erogazione. Pertanto, l'indebita percezione di sussidi economici da parte di soggetti economicamente svantaggiati, in quanto frutto di non veritiere dichiarazioni circa le condizioni reddituali o economiche del richiedente, integra il reato di cui all'art. 316-ter c.p., a prescindere dall'effettivo inganno dell'ente pubblico, essendo sufficiente la mera presentazione di dichiarazioni o documenti falsi o attestanti cose non vere. La soglia di rilevanza penale di 4.000 euro prevista dalla norma, inoltre, esclude che essa sia limitata alle sole erogazioni finalizzate al sostegno di attività economico-produttive, essendo invece applicabile anche a quelle dirette a fornire mezzi di sussistenza, aiuto economico o integrazione di reddito a fini assistenziali.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SESTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. LATTANZI Giorgio - Presidente

Dott. SERPICO Francesco - Consigliere

Dott. CONTI Giovanni - Consigliere

Dott. ROTUNDO Vincenzo - Consigliere

Dott. MATERA Lina - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

PROCURATORE GENERALE DELLA REPUBBLICA PRESSO LA CORTE DI APPELLO DI CATANZARO;

nel procedimento a carico di:

ST. Gi., n. a (OMESSO);

avverso la sentenza in data 19 gennaio 2006 del Giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Crotone;

Sentita la relazione fatta dal Consigliere Dott. ((omissis));

Lette le conclusioni del Pubblico Ministero, con le quali si chiede il rigetto del ricorso. <…

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