Cassazione penale Sez. II sentenza n. 50736 del 29 novembre 2016

ECLI:IT:CASS:2016:50736PEN

Massima

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Il ricorso per cassazione avverso il decreto che dispone la misura di prevenzione della confisca, proposto dal terzo interessato senza l'assistenza di un difensore munito di procura speciale, è inammissibile. Il terzo interessato, infatti, non può presentare personalmente il ricorso, essendo tale facoltà limitata solamente all'imputato e di stretta interpretazione. Pertanto, il ricorso per cassazione avverso il decreto di sequestro preventivo e confisca deve essere necessariamente proposto dal difensore del terzo interessato, il quale deve essere munito di procura speciale ai sensi dell'art. 100 c.p.p. Tale requisito di forma è essenziale ai fini della validità del ricorso, in quanto la mancanza di procura speciale comporta l'inammissibilità dello stesso, in applicazione del principio di tassatività dei mezzi di impugnazione previsti dal codice di procedura penale.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. CAMMINO Matilde - Presidente

Dott. DE CRESCIENZO Ugo - Consigliere

Dott. FILIPPINI Stefano - Consigliere

Dott. D'ARRIGO Cosim - rel. Consigliere

Dott. RECCHIONE Sandra - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso la ordinanza del 27/04/2015 del Tribunale di Reggio Calabria;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
sentita la relazione svolta dal Consigliere Dr. ((omissis));
lette le richieste del Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore generale Dr. ((omissis)), che ha concluso chiedendo che si dichiari l'inammissibilita' del ricorso.
RITENUTO IN FATTO E CONSIDE…

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