Cassazione penale Sez. II sentenza n. 17661 del 24 aprile 2009

ECLI:IT:CASS:2009:17661PEN

Massima

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Il giudice di legittimità, nell'esercizio del controllo sulla motivazione di un provvedimento cautelare, è tenuto a verificare la sola esistenza e coerenza logica della stessa, senza poter procedere a una diversa valutazione degli elementi probatori considerati dal giudice di merito. Pertanto, le censure del ricorrente che investono il merito della decisione, proponendo una differente valutazione delle circostanze esaminate dal giudice di primo grado, sono inammissibili in sede di legittimità, in quanto superano i limiti cognitivi propri di tale giudizio, il quale deve limitarsi al riscontro dell'eventuale mancanza, illogicità o contraddittorietà della motivazione. Il giudice di legittimità, infatti, non può sostituire la propria valutazione a quella del giudice di merito, essendo precluso l'esame del fatto e della prova, salvo i casi tassativamente previsti dalla legge.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. BARDOVAGNI Paolo - Presidente

Dott. BRONZINI Giuseppe - Consigliere

Dott. DAVIGO Piercamillo - Consigliere

Dott. IASILLO Adriano - Consigliere

Dott. CHINDEMI Domenico - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

1) AM. CA. , N. IL (OMESSO);

avverso ORDINANZA del 28/10/2008 TRIB. LIBERTA' di CATANIA;

sentita la relazione fatta dal Consigliere Dr. CHINDEMI DOMENICO;

sentite le conclusioni del P.G. Dr. ((omissis)), che chiede l'inammissibilita' del ricorso.

OSSERVA

1. Il Tribunale di Catania, con ordinanza in data 28/10/2008, confermava l'ordinanza del Gip di Catania del 14/10/2008, impugnata da Am.…

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