Cassazione penale Sez. I sentenza n. 31410 del 19 settembre 2002

ECLI:IT:CASS:2002:31410PEN

Massima

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Il principio di diritto fondamentale che emerge dalla sentenza può essere così formulato: La responsabilità penale dell'imputato per gravi reati, quali l'omicidio pluriaggravato, la rapina aggravata e la violazione di domicilio, può essere accertata sulla base di un complesso quadro probatorio costituito da: riconoscimenti formali e informali della sua presenza sul luogo del delitto; rinvenimento di indumenti e oggetti riconducibili all'imputato e recanti tracce ematiche compatibili con il profilo genetico della vittima; compatibilità dell'arma del delitto con le lesioni riscontrate sul cadavere e con precedenti fatti di sangue; assenza di elementi che possano far dubitare della capacità di intendere e di volere dell'imputato. Tali elementi, valutati nel loro complesso e in modo logico e coerente, possono consentire di ritenere provata la responsabilità dell'imputato anche in assenza di una confessione o di una prova diretta, purché la motivazione dia conto in modo esaustivo del percorso logico seguito dal giudice per superare eventuali contraddizioni o incertezze probatorie. Il diniego delle attenuanti generiche può essere adeguatamente motivato sulla base della gravità del fatto, dell'intensità del dolo, delle modalità dell'azione e della notevole pericolosità sociale dell'imputato, desumibile dalla pluralità e dal coordinamento finalistico delle sue risoluzioni criminose.

Sentenza completa

SVOLGIMENTO DEL PROCESSO Con sentenza dell'8.6.2001 la Corte di Assise di Appello di Taranto ha confermato la sentenza 14.12.99 della Corte di Assise con la quale era stata affermata la responsabilità di S. E. B. M. in ordine ai reati di: - omicidio pluriaggravato in danno di L. N. (colpita più volte al collo con un'arma da punta e taglio che le provocava, tra l'altro, la recisione della carotide), - rapina aggravata limitata ad una somma di denaro (non riuscendo, per cause indipendenti dalla sua volontà, nell'intento di impadronirsi di altro denaro e di oggetti in oro), - violazione di domicilio aggravata e porto abusivo di un'arma da punta e taglio (reati tutti commessi in Palangianello il 15.9.97). Secondo la ricostruzione operata dai Giudici di merito lo straniero era stato notato con indosso i soli "boxer" rovistare all'interno dell'abitazione di L. N. dalla bambina R. D. che verso le ore 14,15 del giorno sopra i…

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