Consiglio di Stato sentenza n. 10 del 2007

ECLI:IT:CDS:2007:10SENT

Massima

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Il sindaco, quale ufficiale di Governo, può adottare provvedimenti di requisizione di beni privati per grave necessità pubblica ai sensi dell'art. 7 della L. n. 2248/1865, all. E, solo in presenza di eccezionali motivi di assoluta necessità e urgenza tali da non consentire l'intervento del prefetto; non essendo sufficiente la mera sussistenza di situazioni di carenza abitativa, anche se protratte nel tempo o derivanti dall'inerzia della stessa amministrazione pubblica. L'illegittimità del provvedimento di requisizione, per difetto dei presupposti di urgenza e imprevedibilità, comporta la responsabilità dell'ente locale che lo ha adottato, il quale è tenuto al risarcimento dei danni subiti dal proprietario degli immobili requisiti, anche per il periodo successivo alla scadenza del termine previsto nell'ordinanza, in quanto l'occupazione sine titulo successiva a tale termine trova comunque origine e collegamento con l'esercizio illegittimo del potere pubblico. La controversia relativa all'impugnazione di un provvedimento di requisizione e alla domanda di risarcimento dei danni conseguenti rientra nella giurisdizione del giudice amministrativo, sia in sede di giurisdizione esclusiva per le questioni inerenti l'uso del territorio, sia in sede di giurisdizione generale di legittimità per la tutela avverso l'illegittimo esercizio del potere pubblico e i danni da esso derivanti, senza che rilevi la circostanza che l'occupazione abbia proseguito oltre il termine originariamente fissato.

Sentenza completa

FATTO E DIRITTO
1.1. Il sindaco di Pa., con ordinanza 6 febbraio 1999, n. 540/OS, disponeva la requisizione con effetto immediato, per il periodo di dodici mesi, dell'edificio in proprietà di Vi. He. s.p.a. in liquidazione, sito in Pa., via Br. d'Ao., complesso di via dei Ca. scale C-D-E, per complessivi 64 alloggi, 11 locali destinati a uffici e 5 locali destinati a negozi; da adibire a temporanea abitazione dei nuclei familiari in situazione di grave disagio abitativo e in attesa della concessione del contributo alloggiativo. Il sindaco definiva altresì l'indennità di requisizione degli alloggi applicando il valore di mercato e fissava l'esecuzione per il giorno 12 febbraio 1999.
L'ordinanza veniva impugnata, con separati ricorsi, da Vi. He. s.p.a., in liquidazione, e dal Banco di Si. s.p.a., Filiale di Pa., che chiedevano anche, la prima società a mezzo di motivi aggiunti successivamente notificati, il risarcimento dei danni subiti.
Il primo giu…

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