Tribunale Amministrativo Regionale Sicilia - Catania sentenza n. 2665 del 2021

ECLI:IT:TARCT:2021:2665SENT

Massima

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Il provvedimento di revoca di un'autorizzazione edilizia è illegittimo qualora l'intervento edilizio contestato sia stato determinato da un crollo accidentale dell'immobile, e non da una totale demolizione abusiva dello stesso. In tali casi, l'Amministrazione non può revocare l'autorizzazione precedentemente rilasciata, in assenza di una comprovata responsabilità del titolare del provvedimento autorizzativo per i lavori eseguiti in difformità. Infatti, il mero accertamento della totale demolizione dell'edificio non è sufficiente a giustificare la revoca, essendo necessario verificare che tale intervento sia stato realizzato intenzionalmente e in assenza del prescritto titolo edilizio. Pertanto, qualora sia accertato che il crollo dell'immobile sia stato causato da eventi accidentali e non da una condotta abusiva del titolare dell'autorizzazione, il provvedimento di revoca risulta illegittimo per difetto di istruttoria e travisamento dei fatti. In tali ipotesi, l'Amministrazione non può esimersi dal valutare attentamente le circostanze concrete del caso, senza limitarsi a un mero riscontro formale della difformità realizzata, dovendo accertare in modo approfondito le effettive responsabilità del soggetto autorizzato. Inoltre, il mancato rispetto dell'obbligo di comunicazione di avvio del procedimento di revoca determina l'illegittimità del provvedimento finale, in quanto viola i principi di partecipazione, imparzialità e buon andamento dell'azione amministrativa.

Sentenza completa

Pubblicato il 17/08/2021

N. 02665/2021 REG.PROV.COLL.

N. 00976/2016 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale per la Sicilia

sezione staccata di Catania (Sezione Seconda)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 976 del 2016, proposto da -OMISSIS-, rappresentati e difesi dagli avvocati Felice Alberto Giuffrè e Claudio Milazzo, con domicilio digitale come da PEC da Registri di Giustizia;

contro

il Comune di Acireale, in persona del legale rappresentante
pro tempore
, rappresentato e difeso dagli avvocati Agata Senfett e Giovanni Calabretta, con domicilio digitale come da PEC da Registri di Giustizia;

per l'annullamento

- dell'ordinanza dirigenziale del Comune di Acireale, Area servizi tecnici, pianificazione e gestione del territorio - Settore urbanistica, …

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