Cassazione penale Sez. VI sentenza n. 8331 del 2 marzo 2021

ECLI:IT:CASS:2021:8331PEN

Massima

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Il comportamento abituale di maltrattamenti e lesioni personali volontarie nei confronti del coniuge e del figlio, anche se accompagnato da reciproche vessazioni in un rapporto di coppia caratterizzato da estrema litigiosità, integra gravi indizi di colpevolezza che giustificano l'applicazione della misura cautelare del divieto di avvicinamento e comunicazione, in considerazione dell'aggressività dell'indagato, della sua negativa personalità e della necessità di tutelare anche il figlio della persona offesa, nonostante l'intento manifestato dall'indagato e dalla persona offesa di ripristinare il loro rapporto e l'assenza di precedenti penali dell'indagato. La misura cautelare del divieto di avvicinamento e comunicazione è legittima anche quando l'indagato, pur essendo incensurato, risulti gravato da precedenti denunce per reati contro la persona, come resistenza a pubblico ufficiale e lesioni personali, e sia stato arrestato in passato per tentato furto aggravato, in quanto tali elementi sono indicativi di una personalità negativa e propensa all'aggressività, a prescindere dalla sussistenza di una abitualità nelle condotte di maltrattamenti e dalla reciprocità delle vessazioni in un contesto di estrema litigiosità della coppia.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SESTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. BRICCHETTI Renato G. - Presidente

Dott. COSTANZO Angelo - rel. Consigliere

Dott. CRIRSCUOLO Anna - Consigliere

Dott. CAPOZZI Angelo - Consigliere

Dott. APRILE Ercole - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato il (OMISSIS);
avverso l'ordinanza dell'8/09/220 del Tribunale della liberta' di Roma;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere Dott. ((omissis));
letta la richiesta del Sostituto Procuratore generale Dott. ((omissis)) per l'inammissibilita' del ricorso.
RITENUTO IN FATTO
1. Con ordinanza dell'8 settembre 2020, il Tribunale di Roma ha confermato per (OMISSIS), indagato per i delitti di ma…

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