Cassazione penale Sez. II sentenza n. 17770 del 24 aprile 2014

ECLI:IT:CASS:2014:17770PEN

Massima

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Il giudice di legittimità può dichiarare inammissibile il ricorso proposto dall'imputato avverso la sentenza di appello che ha rideterminato la pena per i reati ascrittigli, quando la doglianza attiene a valutazioni di merito insindacabili in sede di legittimità, purché il metodo di valutazione delle prove sia conforme ai principi giurisprudenziali e l'argomentare sia scevro da vizi logici. In tal caso, la dichiarazione di inammissibilità del ricorso comporta la condanna del ricorrente al pagamento delle spese processuali e di una somma a favore della cassa delle ammende, qualora sussistano profili di colpa nella determinazione della causa di inammissibilità. La massima giuridica sintetizza il principio di diritto affermato dalla Corte di Cassazione nella sentenza, secondo cui il giudice di legittimità può dichiarare inammissibile il ricorso dell'imputato avverso la rideterminazione della pena in appello, quando le doglianze attengono a valutazioni di merito insindacabili in sede di legittimità, purché il metodo di valutazione delle prove e l'argomentazione siano corretti. In tal caso, la dichiarazione di inammissibilità comporta la condanna del ricorrente al pagamento delle spese e di una somma a favore della cassa delle ammende, in presenza di profili di colpa nella determinazione della causa di inammissibilità.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. GENTILE Mario - Presidente

Dott. IANNELLI Enzo - Consigliere

Dott. MACCHIA Alberto - Consigliere

Dott. MANNA Antonio - Consigliere

Dott. CARRELLI PALOMBI R. - rel. Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

(OMISSIS) nato ad (OMISSIS);

avverso la sentenza del 2/5/2013 della Corte d'appello di Cagliari sez. dist. di Sassari;

visti gli atti, il provvedimento impugnato ed il ricorso;

udita la relazione svolta dal consigliere Dott. CARRELLI PALOMBI DI MONTRONE Roberto Maria;

udito il Pubblico Ministero in persona del Sostituto Procuratore generale, Dott. GALLI Massimo, che ha concluso chiedendo che il ricorso venga dichiarato inammissibile.

RITENUTO IN FATTO

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