Cassazione penale Sez. V sentenza n. 46462 del 17 dicembre 2008

ECLI:IT:CASS:2008:46462PEN

Massima

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Il concorrente nel reato di bancarotta fraudolenta che, pur rivestendo una posizione formale di amministratore o liquidatore, abbia svolto un ruolo meramente marginale e non indispensabile nell'economia complessiva della condotta delittuosa, non può essere ritenuto responsabile ai sensi dell'art. 110 c.p. qualora non sia stata dimostrata la sua effettiva e concreta consapevolezza dell'attività distrattiva posta in essere dagli altri concorrenti. Tuttavia, l'accettazione della carica di amministratore o liquidatore comporta l'insorgere di specifici doveri di vigilanza e controllo sulla gestione sociale, la cui violazione può fondare la responsabilità penale dell'agente anche in assenza di una sua diretta partecipazione agli atti di distrazione o occultamento dei beni sociali, purché sia provata la sua generica consapevolezza dell'attività distrattiva posta in essere dagli altri concorrenti. Pertanto, ai fini della configurabilità della responsabilità concorsuale nel reato di bancarotta fraudolenta, non è sufficiente che il contributo del concorrente abbia avuto una minore rilevanza rispetto a quello degli altri, essendo necessario che tale apporto sia stato oggettivamente minimo e marginale, così da risultare del tutto non indispensabile nell'economia complessiva del fatto.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. PIZZUTI Giuseppe - Presidente

Dott. COLONNESE Andrea - Consigliere

Dott. SCALERA Vito - Consigliere

Dott. PALLA Stefano - Consigliere

Dott. FUMO Maurizio - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

1) BA. LO. , N. IL (OMESSO);

2) B. D. , N. IL (OMESSO);

avverso SENTENZA del 05/06/2007 CORTE APPELLO di MILANO;

visti gli atti, la sentenza ed il ricorso;

udita in PUBBLICA UDIENZA la relazione fatta dal Consigliere Dott. FUMO MAURIZIO;

udito il P.G. in persona del Sost. Proc. Gen. Dr. CEDRANGOLO O., il quale ha chiesto dichiarasi inammissibile il ricorso;

udito l'avv. LONGO A., difensore del B.…

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