Il favoreggiamento dell'immigrazione clandestina, realizzato attraverso l'utilizzo di documenti falsi e il trasporto di stranieri privi di valido titolo di ingresso nel territorio nazionale, integra gravi indizi di colpevolezza che, in assenza di una stabile dimora in Italia dell'indagato, straniero residente all'estero, legittimano l'applicazione della misura cautelare della custodia in carcere, in ragione del concreto pericolo di fuga e di reiterazione del reato, anche in considerazione del carattere organizzato dell'attività illecita, senza che assuma rilievo determinante la mancata prova di un diretto coinvolgimento dell'indagato in una struttura criminale, essendo sufficiente la sua partecipazione non occasionale all'attività di favoreggiamento, né la sua condizione di vita benestante e incensurata in Germania, atteso che tali elementi non valgono a escludere in modo certo il pericolo di fuga e di reiterazione del reato, specie quando l'indagato non fornisca una plausibile giustificazione in ordine ai motivi del suo rapido spostamento in Grecia e all'utilizzo di documenti falsi per l'ingresso in Italia di stranieri privi di valido titolo.