Consiglio di Stato sentenza n. 2432 del 2013

ECLI:IT:CDS:2013:2432SENT

Massima

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La destinazione urbanistica di un'area di proprietà privata, anche se modificata in sede di adozione di un nuovo strumento urbanistico generale, non costituisce necessariamente una reiterazione di vincolo preordinato all'espropriazione o con carattere sostanzialmente espropriativo, soggetta ai limiti temporali e all'obbligo di indennizzo previsti dalla legge. Infatti, la conformazione del diritto di proprietà operata dalla pianificazione urbanistica, pur incidendo sulle possibilità edificatorie, non deve necessariamente integrare un vincolo con carattere espropriativo, potendo consentire comunque l'esercizio di talune facoltà edificatorie, sia pure in relazione alla preesistenza di volumi già edificati. Pertanto, la mera classificazione di un'area come "ambito residenziale di conservazione", che limita le possibilità di nuova edificazione ma consente interventi di manutenzione straordinaria, ristrutturazione edilizia e demolizione e ricostruzione, non integra gli estremi di un vincolo preordinato all'espropriazione o con carattere sostanzialmente espropriativo, non essendo soggetta ai limiti temporali e all'obbligo di indennizzo previsti dalla legge. Le scelte di pianificazione urbanistica, in particolare quelle relative alla destinazione di aree determinate, richiedono una motivazione più o meno puntuale a seconda che incidano su aree specifiche, ledendo legittime aspettative, ovvero derivino dall'adozione di un nuovo strumento urbanistico generale che provveda ad una nuova e complessiva definizione del territorio comunale. Pertanto, la mera classificazione di un'area come "ambito residenziale di conservazione" nell'ambito di un nuovo regolamento urbanistico, senza che ciò contrasti con le previsioni del piano strutturale, non necessita di una motivazione particolarmente dettagliata, essendo sufficiente l'indicazione dei profili generali e dei criteri che hanno sorretto la previsione.

Sentenza completa

N. 01737/2005
REG.RIC.

N. 02432/2013REG.PROV.COLL.

N. 01737/2005 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Consiglio di Stato

in sede giurisdizionale (Sezione Quarta)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 1737 del 2005, proposto da:
((omissis)), ((omissis)), ((omissis)); rappresentati e difesi dall'avv. ((omissis)), con domicilio eletto presso ((omissis)) in Roma, via G.Carducci, 4;

contro

Comune di Pisa, rappresentato e difeso dall'avv. ((omissis)), con domicilio eletto presso ((omissis)) in Roma, via Celimontana, 38;

per la riforma

della sentenza del T.A.R. TOSCANA - FIRENZE: SEZIONE I n. 06047/2004, resa tra le parti, concernente REITERAZ.VINCOLO INEDIFICABILITA' TERRENO IN AMBITO RESIDENZ.CONSERV.-RIS.DANNO

Visti il ricorso in appello e i relativi allegati;

Viste l…

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