Tribunale Amministrativo Regionale Veneto - Venezia sentenza n. 485 del 2018

ECLI:IT:TARVEN:2018:485SENT

Massima

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Il provvedimento di diniego di concessione di suolo pubblico per l'allestimento di un plateatico, validamente notificato al procuratore speciale del titolare dell'esercizio commerciale, costituisce atto presupposto e condizione di legittimità dell'ordinanza di sgombero per occupazione abusiva del suolo pubblico. Pertanto, l'omessa o tardiva impugnazione del provvedimento di diniego rende inammissibile il successivo ricorso contro l'ordinanza di sgombero, salvo che non siano dedotti vizi propri di quest'ultima che ne determinino l'autonoma illegittimità. La procura speciale rilasciata dal titolare dell'esercizio commerciale al proprio procuratore, con la quale si conferisce a quest'ultimo il potere di presentare istanze e ricevere comunicazioni inerenti il procedimento, comprende anche la notifica del provvedimento finale di diniego della concessione di suolo pubblico, rendendo tale notifica validamente effettuata. Ne consegue che il ricorso avverso il provvedimento di diniego, proposto oltre il termine di decadenza, è da considerarsi tardivo e pertanto irricevibile. Analogamente, il ricorso contro l'ordinanza di sgombero, in assenza di autonomi profili di illegittimità, è inammissibile per difetto di interesse, in quanto conseguenza necessaria del provvedimento di diniego non tempestivamente impugnato.

Sentenza completa

Pubblicato il 08/05/2018

N. 00485/2018 REG.PROV.COLL.

N. 01158/2016 REG.RIC.

N. 00028/2017 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale per il Veneto

(Sezione Terza)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 1158 del 2016, proposto da
Ghe Pensi Mi s.a.s. di Trentin Agostino e C., in persona del legale rappresentante pro tempore, rappresentato e difeso dagli avvocati Michele Massella, Fabio Sportelli, con domicilio eletto presso lo studio Fabio Sportelli in Mestre, via Filiasi n. 57;

contro

Comune di Verona, in persona del legale rappresentante pro tempore, rappresentato e difeso dagli avvocati Giovanni Michelon, Fulvia Squadroni, Giovanni R. Caineri, con domicilio eletto presso lo studio Giovanni Michelon in Verona, Avv. Civica - piazza Bra', 1;

sul ricorso numero di …

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