Il provvedimento amministrativo di diniego del permesso di costruire in sanatoria è carente sotto il profilo della completezza della motivazione qualora, all'atto dell'accertamento, il manufatto risulti già esistente e per entrambe le unità abitative sia già stato realizzato il solaio di copertura, nonostante il mancato completamento dell'opera entro la data utile ai fini della sanatoria. In tali casi, il giudice amministrativo è tenuto ad annullare il provvedimento impugnato per vizio di motivazione, in quanto l'Amministrazione non ha adeguatamente considerato la situazione di fatto esistente al momento dell'adozione del provvedimento, in violazione dei principi di buon andamento e imparzialità dell'azione amministrativa di cui agli artt. 3 e 97 della Costituzione. L'Amministrazione, pertanto, è tenuta a riesaminare la fattispecie concreta, valutando attentamente tutti gli elementi rilevanti ai fini del rilascio del permesso di costruire in sanatoria, nel rispetto del principio di proporzionalità e del dovere di correttezza e buona fede nei confronti del privato.