Cassazione penale Sez. I sentenza n. 8243 del 25 febbraio 2019

ECLI:IT:CASS:2019:8243PEN

Massima

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Il giudice di legittimità, in tema di patteggiamento, può dichiarare inammissibile il ricorso per cassazione avverso la sentenza di applicazione della pena su richiesta delle parti, laddove la dedotta erronea qualificazione giuridica del fatto non risulti, con indiscussa immediatezza, palesemente eccentrica rispetto al contenuto del capo di imputazione, dovendo escludersi l'ammissibilità dell'impugnazione che richiami, quale necessario passaggio logico del motivo di ricorso, aspetti in fatto e probatori che non risultino con immediatezza dalla contestazione. Ciò in quanto, a seguito dell'introduzione dell'art. 448 c.p.p., comma 2-bis, la possibilità di ricorrere per cassazione deducendo l'erronea qualificazione giuridica del fatto è limitata ai soli casi in cui tale qualificazione risulti, con indiscussa immediatezza, palesemente eccentrica rispetto al contenuto del capo di imputazione, dovendo in particolare escludersi l'ammissibilità dell'impugnazione nei casi in cui la diversa qualificazione presenti margini di opinabilità, ossia richieda una indagine valutativa in ordine alla sussistenza delle condizioni cui è subordinata la produzione dell'effetto abrogativo. Inoltre, il ricorso per cassazione avverso la sentenza di patteggiamento è inammissibile qualora sia presentato personalmente dal condannato, la cui sottoscrizione risulti solo autenticata dal difensore, in quanto ciò non equivale al rilascio di regolare mandato difensivo, in applicazione dell'art. 613 c.p.p. come modificato dalla L. n. 103 del 2017.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE PRIMA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. IASILLO Adriano - Presidente

Dott. BIANCHI Michele - Consigliere

Dott. MINCHELLA Antonio - Consigliere

Dott. CAIRO Antonio - Consigliere

Dott. RENOLDI Car - rel. Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso la sentenza del Giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Roma in data 9/5/2018;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere, Dott. ((omissis));
letta la requisitoria del Pubblico ministero, in persona del Sostituto Procuratore generale, Dott. ((omissis)), che ha concluso chiedendo la declaratoria di inammissibilita' del ricorso.
RITENUTO IN FATTO
1. Con sentenza in data 9/5/2018, il Giudi…

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