Cassazione penale Sez. I sentenza n. 24229 del 4 giugno 2013

ECLI:IT:CASS:2013:24229PEN

Massima

Generata da Simpliciter
Il provvedimento di confisca di beni disposto in sede di procedimento di prevenzione patrimoniale può essere revocato solo ove il proposto dimostri, attraverso la produzione di nuova documentazione, che i beni confiscati trovano integrale copertura in fonti di reddito lecite e accertate, senza che possano essere considerati redditi derivanti da attività illecite o da evasione fiscale. Il giudice, nel valutare la richiesta di revoca, deve esaminare con rigore i nuovi elementi probatori prodotti, verificandone la capacità di incidere sul precedente giudizio di sproporzione tra il valore dei beni confiscati e le risorse lecite disponibili, senza poter rivalutare prove già considerate nel giudizio di prevenzione, salvo che la nuova documentazione non sia idonea a modificare in modo rilevante il quadro probatorio esistente. Pertanto, il giudice non è tenuto a riesaminare globalmente la situazione patrimoniale del proposto, ma deve limitarsi a valutare l'effettiva capacità della nuova prova di incidere sul giudizio di prevenzione, senza poter rimettere in discussione accertamenti già compiuti in sede di applicazione della misura ablativa, salvo che non emergano errori di calcolo o di valutazione dei redditi effettivamente percepiti dal proposto e dal suo nucleo familiare.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE PRIMA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. SIOTTO Maria Cristina - Presidente

Dott. ROMBOLA' Marcello - Consigliere

Dott. CASSANO Margherita - Consigliere

Dott. ROCCHI Giacomo - Consigliere

Dott. SANTALUCIA Giuseppe - rel. Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

(OMISSIS) N. IL (OMISSIS);

avverso il decreto n. 24/2010 CORTE APPELLO di PALERMO, del 30/04/2012;

sentita la relazione fatta dal Consigliere Dott. GIUSEPPE SANTALUCIA;

lette le conclusioni del PG Dott. IZZO Gioacchino, che ha chiesto la dichiarazione di inammissibilita' del ricorso.

RITENUTO IN FATTO

La Corte di appello di Palermo ha parzialmente rigettato la richiesta di revoca Legge n. 1423 del 1956, ex articolo 7, proposta da (OMISS…

Questo contenuto è riservato agli utenti registrati
Sentenze simili
Ricerca rapida tra milioni di sentenze
Trova facilmente ciò che stai cercando in pochi istanti. La nostra vasta banca dati è costantemente aggiornata e ti consente di effettuare ricerche veloci e precise.
Trova il riferimento esatto della sentenza
Addio a filtri di ricerca complicati e interfacce difficili da navigare. Utilizza una singola barra di ricerca per trovare precisamente ciò che ti serve all'interno delle sentenze.
Prova il potente motore semantico
La ricerca semantica tiene conto del significato implicito delle parole, del contesto e delle relazioni tra i concetti per fornire risultati più accurati e pertinenti.

Un nuovo modo di esercitare la professione

Offriamo agli avvocati gli strumenti più efficienti e a costi contenuti.